La realtà contemporanea va in scena al Pentedattilo Film Festival

yescalabria_pff_03 Seconda giornata al Pentedattilo Film Festival con corti che spaziano tra passato, presente e futuro. E tra questi un’anteprima mondiale del regista Pavel Ivanov che con il corto #Whowekill racconta il parallelismo tra la vita reale e quella virtuale affrontando una problematica sociale: quello che diciamo e facciamo sui social network non incide nel quotidiano? La risposta che danno il regista e il produttore e sceneggiatore Sergey Savim, presenti al festival, è molto estremizzata ma attuale.

“Siamo contenti di essere qui oggi” – confida il regista che per essere a Pentedattilo ha vinto la paura di volare – “perché volevamo presentare il corto alle persone e non alla critica, perché il cinema è di chi lo guarda e lo apprezza. La nostra idea – conclude- è un cinema just for people and not for business”.
È lo stesso regista a svelare l’ispirazione del corto che nasce dalle condizioni attuali del paese d’origine. “Cosa succederebbe se il governo potesse controllare non solo la condizione politica e sociale ma anche le nostre emozioni?”. È la domanda che si è posto Kirichenko. La risposta diventa un corto capace di esprimere un concetto universale.Tra le tematiche trattate c’è anche la guerra, quella tra le grandi potenze mondiali, ma anche quella dell’io più profondo che si trova ad affrontare amori spezzati, la mancanza di comunicazione, la paura paranoica dell’ “altro”. In Sad Face, del regista ucraino Roman Kirichenko viene descritto in un luogo indefinito la vita di un popolo costretto a sorridere sempre, per imposizione della legge, diventando una maschera piuttosto che l’espressione di un’emozione. In scena va il conflitto tra il potere e le masse, tra chi sceglie di conformarsi e chi lotta per una libertà sociale e di pensiero che ha un prezzo troppo alto. yescalabria_pff_02

C’è la rappresentazione di un mondo perduto. Ma anche la voglia di avvicinarsi all’altro, di ritrovarsi. Sono storie di sopravvissuti come Helena; di uomini coraggiosi come Rosario, sospesi tra doveri e desideri inconfessabili, e bambini che sono dovuti crescere così in fretta da aver dovuto abbandonare i loro sogni più intimi. E c’è la voglia di riscoprirli quei sogni: di difenderli, inseguirli e fare di tutto per realizzarli. Corti raccontati in modo tragico, ironico ma anche comico e fantastico.

Un festival, quello che si svolge a Pentedattilo, che riunisce paesi di tutto il mondo e culture così diverse tra loro ma tenute assieme ad un filo tanto sottile quanto robusto: quello dell’integrazione e della promozione della diversità culturale in un connubio tra cinema, musica, arte e cultura.

yescalabria_pff_01Spazio ai bambini con il laboratorio TupingiMatangi, dove i più piccoli hanno potuto scoprire il cinema attraverso la realizzazione di libri animati. Il borgo, inoltre, ha aperto le sue casette per mostrarsi nelle sue tradizioni più suggestive: tra prodotti tipici e artigianato locale. A seguire la musica del duo di chitarre composto dal chitarrista francese Joe Santoni – Borderies, e dal chitarrista canadese Francoise Giroux con il concerto degli “Zingari“. Una musica virtuosa dalle armonie movimentate che alternano grandi valzer, pezzi swing e ballate.

Infine il concerto Walter and Winning con i due musicisti Walter Brancatisano e Charles Winning in una coinvolgente performance. I brani di Winning riflettono riflettono il suo stato di viaggiatore insaziabile che esplora la società dei luoghi dove vive, mentre Walter spazia dal classico cantautorato folk al più tribale blues acustico.

Il Pentedattilo Film Festival è promosso da Ram Film, cofinanziato dalla Regione Calabria (evento storicizzato cofinanziato dalla Regione Calabria PAC Calabria 2007-2013 iniziative culturali 2016) e patrocinato dal Comune di Melito Porto Salvo e dal Comune di Reggio Calabria.