Mattia Di Pace, mentalista: «Intratteniamo in maniera giocosa, dimostrando le potenzialità della mente»

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Mattia Di Pace

Abbiamo incontrato Mattia Di Pace, mentalista originario di Saracena. Con lui abbiamo parlato della sua arte e dei suo progetti futuri.

Per iniziare, vogliamo spiegare cos’è il mentalismo?

È difficile darne una definizione diretta e unica. Ci sono diverse interpretazioni e diversi modi di presentare il Mentalismo. Tutto dipende dal tipo di performer. Quello che presento io personalmente è indicato sotto il nome di “Mentalismo scientifico”, nel senso che tutto cio che è realizzato e presentato al pubblico, è ottenuto solo grazie all’unione di principi psicologici, illusionistici e comunicativi. Niente di paranormale quindi. Fondamentalmente è soltanto la simulazione di fenomeni paranormali quali la lettura del pensiero, il controllo mentale, la precognizione ed, eventualmente, la capacità da parte del Mentalista di poter dimostrare abilità mentali altamente sviluppate come eseguire complicatissimi calcoli in poco tempo ed effettuare incredibili test di memoria. Ancora oggi però ci sono persone che dichiarano di possedere effettivamente poteri sovrannaturali eppure non utilizzano altro che tecniche di Mentalismo. Ci terrei dunque a sottolineare di non confondere i Mentalisti con i presunti sensitivi e maghi che leggono la mano (come spesso accade) ma di introdurli in una categoria di persone che, intrattenendo in maniera divertente e giocosa, portano il pubblico alla scoperta delle potenzialità della nostra mente. È tutto lì. Nient’altro. Credo che sia proprio ora di smettere di credere che possano esistere persone in grado di leggere davvero il pensiero o prevedere il futuro. Per rispondere in maniera completa alla domanda e rendere la comprensione più semplice, c’è una definizione che mi piace molto: “Il Mentalista è colui che utilizza i 5 sensi per creare l’illusione di possederne un sesto”.

Come nasce la tua passione per quest’arte?

Ho avuto fin da sempre una grande attrazione verso il mistero, verso le cose che, apparentemente, non hanno spiegazione. Fin da piccolo infatti ero affascinato dal mondo dell’illusionismo in generale e della magia in particolare. Ho quindi iniziato un percorso grazie all’aquisto di materiale sull’argomento come libri, dvd e attrezzi vari. Già da allora ero interessato ai piccoli trucchetti che mi permettevano di capire, tramite qualche tipo di ragionamento logico o semplice escamotage, quale fosse stato il pensiero di uno spettatore. Era però abbastanza evidente che ci fosse un trucco. E continuai su questa strada per un p0′, fin quando ad un certo punto, inaspettatamente, incontrai una nuova forma di magia, un nuovo modo di creare illusioni, che si spostava solo ed esclusivamente sul mentale. Avevo scoperto l’altra faccia del mondo dell’illusionismo: il Mentalismo. Tutto ciò avvenne quando in tv vidi un programma condotto da un cosiddetto “Mentalista” (allora non ero a conoscenza del termine ) di nome Derren Brown (credo sia oggi il più famoso al mondo) che se ne andava in giro a indovinare i pensieri più nascosti della gente e prevedere quali scelte avrebbero effettuato subito dopo. Cominciai allora a pormi delle domande su ciò che avevo visto, per capire se fosse davvero possibile realizzare quanto avevo visto o era semplicemente il frutto di montaggi televisivi. Da lì poi ho scoperto che esisteva una vera e propria disciplina sull’argomento e ho iniziato questo lungo, interessantissimo e stimolante percorso.

Ma tu sei anche un brillante studente di fisica. Fisica e mentalismo: ci sono dei nessi?

Pur sembrando due materie totalmente diverse, hanno molte cose in comune. Come dicevo prima, ho avuto sempre la passione per il mistero. Questo mi ha portato a interrogarmi sempre su me stesso e su ciò che mi circonda. È bello riuscire a capire il funzionamento delle cose di cui non abbiamo controllo, come la natura o la nostra mente. Esiste l’universo materiale, in cui siamo “immersi” ed esiste anche l’universo della mente. Sembra di conoscere tanto su queste due cose ma in realtà ne conosciamo solo una minima, infinitesima parte. Come si può intuire quindi, ho anche una grande propensione per le materie scientifiche, quelle materie nelle quali è richiesta elasticità mentale e capacità di ragionamento critico, in grado di permettere di risolvere problemi e scoprire cose nuove. Stesso metodo dunque. La cosa più bella è che in entrambi i casi, sia nello studio della natura che della nostra mente, è tutto già presente..basta solo capirlo!

Generalmente, dove sono richieste le tue esibizioni?

C’è da dire che il periodo in cui ho iniziato a mostrare ad un pubblico più ampio ciò che ho studiato negli anni, è relativamente breve. Ho preferito farmi conoscere da pochi inizialmente, in modo tale da mettere in pratica ciò che man mano stavo apprendendo, affinare le mie capacità e correggere gli eventuali errori. Ho iniziato quindi col presentarmi come Mentalista tra parenti ed amici ed eseguire loro qualche esperimento che mettesse alla prova ciò che avevo appreso negli anni. Da tre anni a questa parte invece ho iniziato a diffondere la mia arte e la mia passione, rendendo pubbliche le mie performances e la mia carriera di artista e Mentalista è iniziata con esibizioni per feste private, locali, serate tra amici e piazze. Andrò avanti così per un po’ e cercherò di accumulare sempre più esperienza in modo tale da poter ambire a cose più grandi. Spero di dare sempre e in ogni occasione quanto il pubblico si aspetta e stimoli per andare alla ricerca delle capacità nascoste in ognuno di noi.

Nel tuo futuro c’è la fisica o il mentalismo?

Questa è una domanda da un milione di dollari. Anche per un Mentalista è impossibile rispondere con certezza. Questo è dato dal fatto che non conosco nemmeno io con esattezza la risposta. Anche se le due materie, come accennavo prima, hanno molte cose in comune, in ambito lavorativo appartengono a due mondi completamente diversi. Se provo a proiettarmi nel futuro mi vedo sicuramente nella carriera artistica poiché è un percosso che ho iniziato, mi affascina tantissimo, ricevo molto dal pubblico e non mi abbandonerà di sicuro. Ma questo non vuol dire che non sarò un fisico. Vuol dire che le possibilità in gioco per un fisico spaziano dall’insegnamento alla ricerca e sono moltissime, dunque non riesco a vedermi collocato in un determinato settore. Per ora, mi limiterò a continuare i miei studi e cercare di dare il massimo in entrambe le materie. Molti pensano sia difficile o addirittura impossibile. Io ci provo, poi..si vedrà ! Vi lascio con una citazione: “Le menti piccole parlano di persone. Le menti mediocri parlano di fatti. Le grandi menti parlano di idee”.

Yes Calabria ti augura tanto successo

Grazie!