Manager donna in Calabria. L’esperienza esemplare di Daniela De Blasio

Abbiamo incontrato Daniela De Blasio, consigliera di parità della Provincia di Reggio Calabria e una carriera di prestigio alle spalle in qualità di manager, avendo ricoperto e ricoprendo ruoli istituzionali impegnativi e di successo. Dal 2014 è presidente del Conservatorio “Francesco Cilea” di Reggio Calabria .

Come donna manager, quale messaggio si sente di lanciare alle donne calabresi che sognano di lavorare e fare carriera?

Non mi sento per niente arrivata, ma al contrario mi considero sempre work in progress. Le cose che si potrebbero fare sono davvero tante. La nostra città rappresenta un terreno sì arido, perché irto di difficoltà, ma anche fertile, proprio perché ci sono numerosi territori di conquista da esplorare. Mi è sempre piaciuto far nascere qualcosa dalle inefficienze, sia se parliamo di pubblica amministrazione che di aziende private. Proprio perché partiamo da un contesto che offre poco, abbiamo la possibilità di fare cose innovative.

Ad esempio?

Mi viene in mente in questo momento il concerto jazz che ho organizzato come presidente del Conservatorio Francesco Cilea alle Mura Greche sul Lungomare Falcomatà.  È stata un’occasione unica per valorizzare un bene archeologico simbolo della nostra città e al contempo far conoscere il Conservatorio Cilea come fucina di talenti. Fossimo stati a Roma, l’evento non avrebbe avuto nulla di eccezionale, ma nel nostro contesto assume un’altra valenza.

Ci sono tante realtà che andrebbero valorizzate. Mi piacerebbe creare l’angolo del musicista, uno spazio libero in cui gli artisti abbiano la possibilità di esprimersi liberamente e di essere apprezzati dai cittadini di Reggio e dei matinée sia all’aperto che al chiuso. Un’occasione anche per creare interesse verso la cultura musicale. Ci sono docenti del Conservatorio che suonano con artisti affermati!

Mi piace cimentarmi in queste cose – ammette sorridente.

Quindi il messaggio da dare alle donne calabresi è quello di esplorare, andare sempre avanti?

Sicuramente per essere manager ci vuole una predisposizione personale, di carattere…per me è importante guardare continuamente oltre e rialzarmi sempre. È importante anche l’atteggiamento: penso sempre d’imparare dagli altri e mi piace circondarmi di persone che possono darmi tanto. Adesso mi sento addosso anche una responsabilità sociale: voglio fare qualcosa per il prossimo, sia a livello di persone sia come collettività.

Certo, il manager è un ruolo molto impegnativo!

Non è facile fare il manager soprattutto se sei una donna. Anche quando arrivi a certi livelli, a volte ti trovi in situazioni in cui noti diffidenza di genere.

Recentemente è stata chiamata a far parte della commissione provinciale per i beni confiscati alla criminalità organizzata ed è stata nominata presidente della società in house della Regione, Portanova Spa. Due sfide importanti

Si, mi piacciono le sfide, è nelle sfide che è possibile cambiare le cose. È in questo modo che affronto i ruoli che mi vengono assegnati. Se accetto di dirigere una società è per portare quello che posso fare, per apportare un cambiamento. Ad esempio, nella Portanova Spa mi piacerebbe potenziare il polo culturale. E poi cerco sempre di risparmiare per investire per la collettività. Questo è quello che faccio anche per il Conservatorio. Molti, quando sono stata nominata, non capivano perché la scelta fosse ricaduta su un Manager. Lo prevede la legge, proprio perché occorre avere esperienze gestionali e di bilancio. Io ho cercato di dare un’impronta innovativa. Anche quando agivo come Commissario straordinario d’Azienda Calabria Lavoro, la mia gestione è stata ispirata a un risparmio intelligente. E con i risparmi ho creato 30 borse di studio per i minori a rischio.

Quali sono i suoi progetti per il Conservatorio?

Per me è fondamentale far conoscere alla città le risorse del Conservatorio. Abbiamo tantissimi talenti che sono costretti ad andare fuori perché qui non ci sono possibilità di carriera. Eppure, è una scuola di formazione altamente qualificata. Una cosa che ho fatto appena mi sono insediata è stata quella d’inserire in bilancio trenta borse di studio per merito e reddito. Ci sono tanti ragazzi talentuosi che non hanno i soldi per acquistare uno strumento o per seguire i corsi. Tanti neppure li conosciamo perché non si avvicinano alla scuola in quanto sanno di non potersi permettere la retta. Nel mio ambito, per quello che posso, cerco di far emergere i talenti, offrendo più possibilità. Insomma, le famose pari opportunità per tutti. Questa è la strada che percorro, cercando di coniugare legalità e risparmio del denaro pubblico. Ovviamente, mi assumo anche una grande responsabilità, perché il mio incarico è volontario, ma in caso di errori rilevanti rispondo legalmente.

Qual è il segreto per agire con concretezza in questa città?

Mi piace operare in un’ottica di rete. Per i progetti del Conservatorio, lavoriamo in sinergia con l’amministrazione comunale. Anche per l’ultimo evento musicale alle mura greche è stata importante la collaborazione del Comune per organizzare il concerto nel sito archeologico. Ora siamo impegnati con l’Assessorato alla Cultura e Legalità della Provincia di Reggio Calabria in un’importante iniziativa: la rassegna musicale “Ottobre in musica 2015”, sei concerti che gli allievi del Conservatorio terranno nel Salone “Mons. Ferro” del palazzo della Provincia.

La rete è fondamentale, come pure il rispetto per le istituzioni. La politica non è un posto dove ci si fa i fatti propri.

Da Consigliera di Parità provinciale a Presidente del Conservatorio a componente della commissione provinciale per i beni confiscati alla criminalità organizzata. La flessibilità è un suo punto di forza!

Sono contenta se ho un incarico perché ho uno strumento per poter agire. Mi è appena venuta in mente un’iniziativa che abbiamo portato avanti come Conservatorio in sinergia con Civitas, il progetto del Tribunale di Reggio Calabria. Gli studenti del Francesco Cilea hanno intonato l’Inno d’Italia con i ragazzi sordomuti. Un momento molto significativo in cui abbiamo visto le potenzialità del linguaggio della musica come opportunità d’unione e d’incontro, in questo frangente con il linguaggio dei segni. Un’altra esperienza emblematica è quella della cooperativa “Sole Insieme”,  20 donne in difficoltà che con l’aiuto della commissione per i beni confiscati alla mafia stanno mettendo in piedi una sartoria. Per promuoverla stiamo organizzando per il 28 novembre una partita di Calcio a 5 in collaborazione con gli hair Stylistd della Compagnia della bellezza. Madrina dell’evento sarà Miss Italia 2015 che vestirà un abito cucito per l’occasione dalla sartoria. I soldi raccolti andranno ai centri antiviolenza.

Sto organizzando anche un progetto con la casa circondariale di Reggio Calabria. Ho raccolto delle idee suggeritemi da alcuni amici e le ho messe insieme: riprodurre i mosaici della Villa di Casignana con le mattonelle di scarto che abbondano sulle battigie. Mi piacerebbe che questi mosaici venissero esposti in modo permanente in un corner allestito sia presso il Parco archeologico di Locri sia al Museo della Magna Grecia di Reggio Calabria. Si potrebbero utilizzare queste riproduzioni a fine turistico, realizzando un servizio navetta gratuito e un ticket simbolico per incentivare i visitatori che arrivano a Reggio ad andare a vedere Villa Romana di Casignana e il sito archeologico.

Adesso mi stanno coinvolgendo per l’organizzazione di un festival del cinema. Io non mollo!

Daniela De Blasio, donna Manager, è un vulcano d’idee e iniziative. La sua intervista non è terminata qui. L’abbiamo interrotta noi per motivi puramente di spazio congruo al mezzo digitale. Durante l’incontro ci ha parlato della sua esperienza in ambito europeo con un progetto Leonardo e un Comenius e della sua attività di volontariato al servizio dei minori a rischio.

“Cerco di essere versatile. La cosa triste è quando non riesci ad aiutarli!” – ci piace concludere l’intervista così, con una frase che rivela, dopo il racconto della manager, il volto di Daniela De Blasio donna.