Crotone riapre il dialogo con l’arte contemporanea, grazie all’attività sinergica tra Comune e Consorzio Jobel.
Lunedì 9 luglio, alle ore 17, alla presenza dell’assessore regionale alla cultura Maria Francesca Corigliano, nella promenade del Museo Pitagora, sarà inaugurata la collezione permanente Processi.
Il museo, all’ interno dei Giardini di Pitagora, già spazio progettato come luogo privilegiato di approfondimento dell’opera e pensiero di Pitagora e centro di riferimento delle attività culturali della città di Crotone, si è naturalmente palesato, per la natura della sua struttura, integrata nella collina, aggettante verso la città, con la sua costola vetrata, il suo belvedere, lo schema a spirale, come spazio elettivo d’accoglienza della mostra, esclusiva nel panorama nazionale e internazionale, tutta dedicata a ripercorrere l’arte prodotta sulla scena italiana nell’ultimo cinquantennio.
La collezione Processi, raccoglie opere che si inseriscono in un periodo storico che va dai i primi anni sessanta fino e oltre il duemila, inquadrando esaustivamente la molteplicità di movimenti e gruppi e di singole sensibilità che si presentano in questa frazione temporale così intrisa di cambiamenti radicali che coinvolgono e sconvolgono anche gli apparati artistici. Viene così titolata proprio perché significante dell’attenzione e speculazione rivolta ai procedimenti dell’arte, più che all’aspetto finito dell’opera, citando Mcluhan “il mezzo è il messaggio”, che segna anche il passaggio per la fruizione da un’attività contemplativa ad una concreta interazione; per la molteplicità dei processi creativi e media introdotti in questo periodo storico; per la tensione critica allo sviluppo della comunicazione industriale, post-industriale , mass-mediatica e in generale all’aumento esponenziale di beni di largo consumo che determinano questo passaggio.
Tecnicamente, il criterio esponenziale non ha rispettato una successione temporale, ma ha voluto rispettare la complessità delle singole opere, per la loro dimensione, criteri conservativi, dialoghi elettivi e molti altri aspetti, con l’intento di sollecitare una fruizione libera e veicolata solo da suggestioni accennate, che possa essere il punto di partenza per un percorso più ampio e aperto allo scenario artistico contemporaneo.