Alla ‘Nduja di Spilinga il Premio della Stampa Estera

L’imprenditore Luigi Caccamo insignito del prestigioso riconoscimento

Premio del Gruppo del Gusto dell’Associazione della Stampa Estera in Italia a Luigi Caccamo e alla sua eccezionale ‘Nduja di Spilinga.

Il prestigioso riconoscimento è stato conferito al titolare dell’azienda “L’artigiano della ‘nduja”, capofila dei migliori produttori di Spilinga, nel corso della cerimonia ufficiale di gala che si è svolta presso l’Hotel Bernini-Bristol di Roma con una cena “stellata” preparata dallo chef Andrea Fusco.

luigi_caccamoLa Calabria si aggiudica per la prima volta il premio che celebra l’agroalimentare e l’enogastronomia italiana, giunto alla sua 12^ edizione, che è stato anche assegnato alla Fattoria Bio di Pieve a Salti in Toscana per la categoria “produttori”, a Mauro Serani del Crea (il più importante ente italiano di ricerca agroalimentare), alla pasticceria romana Cipriani (per le aziende con più di un secolo di storia) e al Consorzio dei Limoni Costa d’Amalfi per il rispetto del prodotto e dell’ambiente.

L’insaccato calabrese ha conquistato, dunque, estimatori all’estero, come evidenziato da Jurgita Jurkeviciene, giornalista della testata lituana Lietuvos Rytas che ha consegnato il premio a Luigi Caccamo, illustrando le motivazioni del riconoscimento. “In tanti producono la ‘nduja ma chi non ha assaggiato quella di Spilinga non può rendersi conto del valore dell’originale. Luigi e la moglie Graziella – ha affermato la giornalista – sono andati oltre: nel rispetto della tradizione, sono riusciti a dare alla ‘nduja nuova vita e anche visibilità internazionale. Caccamo è stato premiato anche per il suo stabilimento moderno, attento a consuetudini secolari quanto all’igiene ed alla qualità degli ingredienti. Oltre alla produzione annuale, propone le Riserve che, in formati speciali fino a 50 chili, maturano affinandosi per anni proprio come il prosciutto San Daniele, grandi formaggi e come i vini importanti”.

“L’azienda di Caccamo è stata inoltre premiata – ha sottolineato Jurgita Jurkeviciene – come emblema di quella nuova immagine di cui ha bisogno la Calabria”.