El Rojo, la band stoner rock spopola in Calabria

Come nella migliore tradizione di ogni band che si rispetti, tutto comincia così: un vecchio garage adibito a sala prove, un gruppo di ragazzi che si ritrova la sera per suonare e stare insieme, e una passione in comune, la musica rock.

È il 2016, siamo a Morano Calabro, il genere stoner, nato in Usa negli anni ’90 da un mix di psichedelia, doom metal e blues, non ha ancora acquisito una vasta popolarità in Italia, men che meno in Calabria – sebbene siano in corso diversi esperimenti locali anche notevoli – ma loro decidono di provarci: sono Evo Borruso (voce), Fabrizio Vindigni e Luigi Grisolia (chitarra), Pasquale Carapella (basso) e Antonio Rimolo (batteria), e insieme formano El Rojo («Non una band, ma una famiglia», parafrasando le parole del frontman).

Un progetto nato in origine solo per divertimento, portando in giro un repertorio di classici come i Kyuss e gli Sleep, e aprendo i concerti di alcuni gruppi tra cui i cosentini Duff, e trasformatosi col tempo in qualcosa di più serio.

Il 19 maggio scorso ha visto la luce il loro primo lavoro in studio, totalmente autofinanziato e autoprodotto, 16 Inches Radial, disponibile per l’ascolto su Spotify, YouTube, PlayStore, iTunes e oltre 250 piattaforme digitali, in cui ogni singolo brano possiede un significato profondo.

L’idea nasce dalla visita in un’autofficina fortemente influenzata dallo stoner nell’ambientazione e nello stile, in cui avviene il primo incontro della band con la pontiac, auto d’epoca americana che vanta anche in Italia un folto stuolo di appassionati. Il proprietario mette in moto l’auto ed è amore a prima vista: il suono del motore della pontiac è così intenso da stregare completamente i cinque musicisti e diventare una parte fondamentale del disco (sarà, tra l’altro, registrato in presa diretta e inserito all’interno del cd).

Il viaggio in autostrada a bordo della pontiac è il pretesto metaforico per un viaggio interiore, che ha inizio in terza persona: il protagonista parte animato dalla voglia di leggerezza, di rompere gli schemi, intento che sfuma man mano, traccia dopo traccia, finché il percorso non assume una dimensione soggettiva lasciando emergere le motivazioni reali alla base dell’avventura. Si viene a configurare così un antagonista, che non è una persona fisica, ma lo stile di vita tipico della contemporaneità, fatto di cliché, in cui la diversità non è un valore ma è vissuta come una vergogna. Ecco che la voglia di libertà diventa rabbia: da un lato la possibilità di evadere, dall’altro la frustrazione di non sentirsi davvero liberi. In particolare nella quarta traccia, la più psichedelica dell’intero album, il protagonista affronta i propri mostri in una danza liberatoria sotto la pioggia, dopo essere passato attraverso rovi e spine che lo fanno sanguinare e soffrire: questo veleno è catartico, il viaggio diventa metafisico, fino all’ultimo brano (Red Sand) che è insieme riflessione e inno alla speranza. Perché nonostante la tristezza e le difficoltà, il sole continuerà a sorgere e a brillare.

Gli El Rojo sono riusciti in pochissimo tempo a costruire una piccola comunità di fan nonostante la scarsa conoscenza dello stoner da parte del pubblico, a creare connessioni con diverse realtà dell’underground italiano e ad organizzare eventi col duplice scopo di diffondere una cultura musicale nuova e di promuovere le bellezze del borgo di Morano Calabro; recensioni al loro lavoro sono apparse su Rock.it, DoomChart.com (dove vengono menzionati tra le migliori produzioni del mese di maggio, in mezzo a pionieri del genere), Bandcamp, MetalEyes IYE, Onmusic.it, e molti altri, mentre sono stati addirittura mandati on air da una web radio canadese. Ottimo il riscontro sulle vendite (quasi una copia al giorno), e numerosi gli apprezzamenti che ogni giorno giungono da ogni parte del mondo (America, Francia, Regno Unito, Ungheria, Spagna, ecc.), tutti segnali, questi, che inducono a pensare che la direzione intrapresa dal gruppo sia quella giusta.

Per i fan, e non solo, una piccola anticipazione: il quintetto si esibirà il 13 luglio alle Officine Sonore di Catanzaro Lido e prenderà parte ad un festival stoner rock che avrà luogo il 29 luglio, ma per il momento la location resta segreta. E pare che questa non sia l’unica sorpresa in arrivo…perciò, stay tuned!

Per intanto, è disponibile il link per l’ascolto al canale YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=IkCVKLtabqI

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