Da domani al Museo Archeologico la nuova mostra dedicata a Dioniso

Dioniso. L’ebbrezza di essere un Dio” è il titolo della grande mostra che sarà inaugurata domani giovedì 9 novembre alle 17.00, al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.

La mitologia classica torna a essere protagonista al MArRC, dove l’attenzione viene catalizzata intorno a una figura di grande suggestione: Dioniso, il dio della vite, del teatro e del delirio mistico.

Il ricco percorso espositivo, curato dal direttore Carmelo Malacrino e dalla dott.ssa Federica Giacobello, condurrà il visitatore alla scoperta di una delle divinità più affascinanti del mondo greco, illustrando i principali aspetti relativi al mito, ai rituali religiosi e alle feste celebrate in onore del dio. «Oltre ottanta straordinari reperti, accuratamente selezionati per illustrare i vari temi della mostra – spiega il Direttore del Museo -, uniscono per la prima volta le collezioni del Museo e le notevoli ceramiche attiche e magnogreche dalle raccolte Intesa Sanpaolo, con l’aggiunta di altre testimonianze provenienti dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Alcuni reperti – continua Malacrino – sono del tutto inediti e vengono presentati al pubblico in questa occasione».

La mostra nasce dalla collaborazione del MArRC e di Intesa Sanpaolo, grazie alla sensibilità del dott. Michele Coppola, responsabile del Servizio Attività Culturali, e rientra nel più ampio progetto espositivo “Il Tempo dell’Antico” di Intesa Sanpaolo. Una partnership già maturata nell’ambito del progetto Restituzioni che, nelle ultime tre edizioni, ha sostenuto gli interventi di restauro su importanti reperti del Museo. Tra questi si inserisce il restauro della bellissima Testa di Basilea, il cui cantiere è attualmente in corso nello spazio di Piazza Paolo Orsi, all’interno del MArRC.

Nella mostra saranno esposti 17 importanti opere della collezione Intesa Sanpaolo, composta da oltre 500 vasi rinvenuti nelle sepolture di Ruvo di Puglia, prodotti tra VI e III secolo a.C. nelle officine dell’Apulia e della Lucania o importati da Atene. Altri quattro straordinari reperti provengono dalle collezioni del MANN, messi a disposizione con la generosa collaborazione del Direttore Paolo Giulierini, con il supporto di Valeria Sampaolo, curatrice delle collezioni del Museo della città partenopea.

«Voglio sottolineare – dichiara ancora Malacrino – che questa esposizione è il frutto dello zelante lavoro di tutto il personale del museo, con un’organizzazione completamente interna che ha gestito le procedure di prestito, la progettazione e l’allestimento. Il catalogo della mostra rientrerà nella nostra collana di Edizioni scientifiche, i cui introiti saranno destinati al finanziamento di altre iniziative culturali».

Marmi, ceramiche, terrecotte, oggetti in osso, bronzo e argento concorreranno a rendere unica la mostra “Dioniso. L’ebbrezza di essere un dio”. Sarà possibile ammirare questa straordinaria selezione di reperti sino al prossimo 25 marzo.

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