II successo del film “Anime Nere” e la ricerca del riscatto calabrese

anime_nere_posterLa recente assegnazione dei David di Donatello ha registrato un successo per il film “Anime nere” diretto da Francesco Munzi e tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore calabrese Gioacchino Criaco. Nove i premi assegnati alla pellicola che racconta una vicenda cupa, come si desume dal titolo. È la storia di una famiglia che si interseca con il malaffare e la criminalità organizzata, con spunti che si avvicinano ad una tragedia greca.

Il film è stato girato ad Africo, in provincia di Reggio Calabria, e africoto è Criaco che ha descritto in modo magistrale la realtà sociale di un territorio. Il connubio tra l’asprezza dei panorami aspromontani con i caratteri delle persone è sicuramente la formula vincente che ha contraddistinto il successo tanto del film quanto quello del libro. E poi i codici linguistici e di comportamento riportati sul grande schermo hanno dimostrato amare verità, ricondotte sotto il profilo artistico della cinematografia, dimostrando come la cultura può trasformarsi in una potente cassa di risonanza rispetto alle questioni sociali.

Un altro degli aspetti che hanno distinto il successo del film “Anime Nere” è stata la presenza di Giuseppe Fumo, un ragazzo di Gioia Tauro che non ha avuto alcuna difficoltà di fronte alla macchina da presa.  Il giovane gioiese ha dimostrato capacità recitative interessanti, a suo agio accanto ad attori affermati come Peppino Mazzotta, Fabrizio Ferracane e Barbara Bobulova.

II riscatto della Calabria deve leggersi non tanto nella trama del film quanto nella capacità di saper dimostrare al mondo che esistono talenti di questa terra. Lo è certamente lo scrittore Giacchino Criaco, capace di riportare alle luci della ribalta l’Aspromonte, dopo l’opera di Corrado Alvaro. Il tutto in una veste che riconduce  tratti arcaici di usi e costumi che si sono in qualche modo integrati con la contemporaneità.

Alcuni valori importanti come il senso di appartenenza alla propria terra di origine, la Calabria, l’affetto della famiglia subiscono un’accezione negativa in “Anime nere”. Proprio il coraggio di valori tramutati in disvalori possono mettere di fronte alla possibilità di scegliere alle nuove generazioni. In questo caso la speranza e il riscatto della Calabria ci sarà.