Inaugurato il Museo multimediale di piazza Bilotti

Un luogo fortemente contemporaneo, sospeso tra passato e futuro, tra identità territoriale e nuove tecnologie, uno spazio immersivo, dove si entra e si parte a bordo di un’astronave (non a caso ha la forma di un loft spaziale) che fa sentire cittadini del mondo, in una “dimensione altra”. È il Museo multimediale della città di Cosenza, situato nella struttura sottostante piazza Bilotti. Si tratta di una realtà inaugurata sabato 3 marzo dal sindaco Mario Occhiuto che ne ha partorito l’intuizione e che proprio qui, appunto con l’intento di presentarlo in anteprima ai giornalisti, aveva voluto tenere nello scorso mese di dicembre la conferenza stampa sul suo annuale bilancio politico-amministrativo.

L’apertura ufficiale al pubblico, con l’avvio delle attività affidata a un film ad hoc di Gianfranco Confessore che ne costituirà il primo contenuto, è fissata tra dieci giorni.

Intanto si è tenuto il battesimo istituzionale volto a spiegare il significato dell’ennesima opera consegnata alla città dall’Esecutivo Occhiuto.

Il Sindaco ha voluto ringraziare quanti, dagli operai ai tecnici, alle maestranze, hanno lavorato sul cantiere nonostante le note vicissitudini che la costruzione dell’opera ha attraversato.

“Ringrazio il presidente della Bilotti Parking Massimo Vernetti – ha ribadito Occhiuto – che è subentrato in un momento difficile dei lavori rilevando in toto la gestione della struttura (prima faceva parte di un’Ati), ringrazio i tecnici, i dirigenti e i funzionari comunali, la mia Giunta. Vedere questo luogo ultimato e pronto ad accogliere visitatori mi fa provare una sensazione straordinaria. Un sindaco lavora per la propria città, che ama, e per questo crea dei progetti che abbiano un’utilità. Quando ho pensato a questo luogo – ha sottolineato ancora Occhiuto – ho pensato a un luogo della vita, un contenitore dove ad esempio potesse svolgersi la vita dei nostri giovani. Piazza Bilotti oggi è un contenitore interno ed esterno, del resto la città è fatta dalle persone e le persone sono fatte per stare insieme. È questa l’idea di città che stiamo portando avanti”.

Mario Occhiuto ha precisato che un tipo di museo come il Museo multimediale di Cosenza esiste in pochissime altre città in Europa e nel mondo, ad esempio nelle nuove costruzioni delle zone asiatiche. “Noi abbiamo un grande passato – ha proseguito – siamo appassionati alla nostra storia e alle nostre radici, abbiamo grandi tradizioni, non per niente l’Amministrazione comunale ha anche restituito alla fruizione dei cittadini il Castello svevo. Ma noi siamo anche uomini del presente. Se gli antichi non fossero stati degli innovatori, oggi non avremmo questa ricchezza millenaria nel nostro Paese. I musei che nascono oggi sono musei diversi, non più soltanto raccoglitori di opere d’arte”.

Il Sindaco ha così passato in rassegna le attività messe in campo dall’Amministrazione comunale, tutte al centro di un’idea precisa e complessiva di riqualificazione urbana (BoCs Art, Museo di Arte Contemporanea, eccetera).

Questo luogo che consegniamo adesso alla gente – ha dichiarato – è uno spazio didattico-educativo, accoglie un primo lavoro cinematografico firmato da Gianfranco Confessore, che tra l’altro fra gli attori ha pure utilizzato i bravissimi studenti del liceo classico Telesio, già avvezzi a portare in scena tragedie greche. Il tema di Alarico è un pretesto, un primo approccio. Il Comandante dell’astronave scopre un testo e si dirige con la sua astronave verso la città di Cosenza dove ne scopre l’affascinate storia. In questa nuova struttura avveniristica vantiamo le più moderne tecnologie. Un modo per far conoscere ai giovani la nostra storia, con visite basate sulla conoscenza virtuale. In pratica, un Museo siffatto sintetizza la vitalità di una città che si apre a uno scenario da ventunesimo secolo, perché vogliamo che i nostri giovani si sentano cittadini del mondo. Certo, la nostra città, come tutte le città del resto, non è perfetta ma aspiriamo a costruire una Cosenza migliore e funzionale. Spero che questo ennesimo spazio che consegniamo ai cittadini possa essere utilizzato in futuro nella continuità di un progetto complessivo”.

L’assessore al Turismo e al Marketing territoriale, Rosaria, Succurro ha rimarcato che “con questa inaugurazione aggiungiamo un altro tassello a quanto stiamo realizzando in termini di promozione turistica e di sviluppo, grazie all’indirizzo del sindaco Mario Occhiuto. Cosenza sta facendo grossi passi in avanti e questo è importante anche sul piano delle opportunità che si offrono. In più, siamo un modello per quanto concerne la proficua collaborazione tra pubblico e privato”.

Quest’ultimo riferimento della delegata del Sindaco, in particolare, è rivolto alla coordinazione gestionale di Renato Nuzzolo e al presidente della Bilotti Parking, il napoletano Massimo Vernetti, artefice della conclusione degli interventi strutturali del museo, il quale nel prendere la parola si è subito congratulato con l’Amministrazione bruzia: “Qui a Cosenza – ha detto – mi sento davvero anni e anni avanti, avete un sindaco illuminato. È fuor di dubbio che Cosenza in pochissimo tempo si sia trasformata. Mi sento veramente dentro un’astronave perché stiamo navigando nella galassia del nuovo. Quando sono stato coinvolto – ha rivelato – mi è stato proposto di cambiare tutto rispetto al progetto orgiginario. Ho accettato con entusiasmo come ogni imprenditore dovrebbe fare perché un imprenditore deve avere un sogno da seguire, con la volontà di lasciare un segno. Il nostro gruppo Quick Parking, che gestisce circa 50 parcheggi in Italia, qui a Cosenza ci ha messo il cuore e lo terremo sempre attivo per continuare a dare il nostro contributo”.

Soddisfatto e orgoglioso il dirigente alla Cultura di palazzo dei Bruzi, Giampaolo Calabrese: “È un’emozione, in questa città, ricoprire un ruolo come il mio, che da un anno è ricco di opere di rigenerazione. Qui a piazza Bilotti nasce un museo-non museo, come dicono gli esperti, un luogo della multimedialità, del nuovo utilizzo dello spazio, dove c’è una fruizione culturale e dunque di conseguenza una fruizione degli altri luoghi e della storia della città. Lo facciamo attraverso la tecnologia che si applica al racconto. Questi spazi non sono in contrapposizione con gli ambienti più conservativi se pensiamo a come le app, i tablet fanno parte delle nostre vite. Siamo passati a un tipo di racconto che dalla pannellistica arriva ai mezzi multimediali. Oggi, grazie a spazi di questo genere, riusciamo a indagare e a conoscere con strumenti ulteriori. Qui potremo vedere in maniera tridimensionale e con uno studio più attento la collezione presente nei nostri musei civici e nella galleria nazionale, in modo ancora più approfondito. Questo incuriosirà ancora di più, specialmente i ragazzi, facendo poi magari il paragone di fronte alla visione diretta delle opere d’arte. Mi viene in mente ad esempio la collezione delle opere dei Boc Art nel nostro Museo di Arte contemporanea nel complesso monumentale di San Domenico. In sintesi – ha concluso – siamo in uno spazio innovativo e nuovo di cui si arricchisce la città, uno spazio che si può immaginare come un sopra e sotto, visto che la piazza soprastante, piazza Bilotti, è stata subito presa d’assalto dai giovanissimi come luogo di ritrovo e di aggregazione”.

L’architetto Fernando Miglietta è il curatore artistico del Museo multimediale: “Questa sera a pieno titolo Cosenza entra nel ventunesimo secolo – ha esordito nel suo intervento – Questo museo è la risultante di una serie di azioni che si sono contraddistinte nel corso di questi anni, cioè da quando Mario Occhiuto ha preso la guida di questa città. Una città creativa, opera d’arte. Questo progetto, nello specifico, ha raggiunto lo scopo dello sforzo tecnico-amministrativo. Nei contenuti del Museo multimediale c’è la volontà di raccontare la storia della città e la sua nuova immagine – ha spiegato Miglietta – il far combaciare la tradizione con elementi innovativi. I giovani in questo luogo, a piazza Bilotti, hanno ritrovato nuova linfa, un alfabeto urbano, la digitalizzazione basata sulla fantasia e sulla creatività. Le immagini che vediamo sugli schermi di questo luogo che può contenere mille persone e oltre, non sono astratte ma sono lo specchio di questa città. Oggi è una data storica perché rilancia Cosenza in una dimensione europea”.

Ad aprire il cartellone delle attività del Museo multimediale, fra 10 giorni, sarà dunque l’opera cinematografica del regista Gianfranco Confessore, il cui trailer è stato proiettato in anteprima anticipando così gli interventi dei relatori: “Ho presentato diverse volte i miei lavori alla Mostra del cinema di Venezia – ha detto con commozione Confessore – ma l’emozione che provo qui nella mia città è indescrivibile. Il progetto filmico che inaugura i contenuti che andranno a costituire questo Museo è un progetto unico nel Sud Italia. Tra pochissimo il film sarà pronto, e lo spettatore quando lo vedrà avrà la sensazione di trovarsi tra gli attori, immerso dentro lo schermo. Sarà possibile vivere a 360 gradi quest’avventura spaziale. I contenuti del film sono basati su un’analisi scientifico-archeologica controllata, nel senso che tutto ciò che si vedrà è certificato da importanti esperti internazionali come il direttore dell’Istituto nazionale di storia romana.  L’opera cinematografica che abbiamo realizzato è frutto di un team praticamente costituito da sole maestranze locali (eccezion fatta per un collaboratore di Salerno). Questa operazione – ha chiosato Confessore – è stata resa possibile grazie al magnetismo che si è creato, e in questo caso il principale magnete è stato ed è il sindaco Mario Occhiuto, senza dimenticare Renato Nuzzolo che ha convogliato attorno al progetto tutta una serie di competenze”.

Infine, tra immagini tridimensionali e prisma tecnologici, passato e futuro si sono incontrati nella contemporaneità del brindisi e della torta del battesimo beneaugurale.