La Chef della liquirizia

Giovanissima è già un volto conosciuto delle trasmissioni nazionali: parliamo della Chef della liquirizia

La chiamano chef della liquirizia: Danila Forciniti, 32 anni di Rossano, già docente di cucina all’Accademia d’Arte Culinaria Cordon Bleu di Firenze dove si è diplomata, ha sempre avuto la passione per i fornelli, la liquirizia e una dote innata per trasformarla in piatti gustosi e originali. Senza dimenticare la sua indole alla comunicazione: parlare di cucina non la inibisce, anzi le piace, soprattutto quando si tratta di trasmettere ad altri l’arte culinaria (all’Accademia di Firenze gestisce il corso di cucina calabrese). Ospite più volte su Rai 3 durante il programma Geo & Geo condotto da Sveva Sagramola, ha avuto il tempo mentre lavorava come Chef executive a Rende di  laurearsi in Scienze turistiche all’università della Calabria.

“Sono molto golosa di liquirizia”, ci confessa. “Ho iniziato a utilizzare un po’ per gioco i pesciolini all’anice di Amarelli. Mi piaceva il profumo della liquirizia sciolta. Adesso utilizzo quella in polvere pura al 100% del Consorzio della Liquirizia e la radice”.

Il primo piatto alla liquirizia?

Finocchi bardati con la pancetta e sopra una crema salata alla liquirizia. Il finocchio si abbina bene alla liquirizia perché ha un sapore dolce”.

Così giovane, hai già avuto esperienze televisive!

“È capitato per caso. Era il 2012 e mi trovavo al Castello Federiciano di Roseto Capo Spulico per cucinare i miei piatti alla liquirizia per la troup del programma di Mengacci. Stavano cercando uno chef che sapesse proporre piatti originali, creativi e buoni alla liquirizia… così mi hanno chiamata. Dopo quella volta sono stata più volte da Geo&Geo” – ci rivela  ammettendo di aver ricevuto anche l’appellativo di “chef della liquirizia” dal giornalista Vito Verrastro della rivista “Origine” e poi con molta umiltà ci svela di aver  partecipato anche nel 2010 al Top Show  del riso di Verona.

“ Sono stata invitata per la serata riso e liquirizia … sono stata la prima chef lady di quell’evento” ci confessa orgogliosa.

E adesso? Come mai sei rientrata a Rossano? Non preferisci fare carriera fuori?

Sono ritornata per scelta, ma in realtà mi definisco una Chef con la valigia, visto che spesso sono a Firenze per tenere i miei corsi di cucina. Mi piace ritornare a casa e ripartire da qui per portare la mia cucina rielaborata nel resto d’Italia. Utilizzo i prodotti calabresi, ma li ripropongo in modo creativo. Mi piacciono le ricette leggere, con pochi grassi, ma saporite. I gusti si devono distinguere!  Ho avuto diverse esperienze come Chef executive presso strutture ricettive, ma adesso faccio la Chef freelance perché in questo modo posso fare più cose che mi piacciono, come organizzare eventi importanti e dedicarmi alle lezioni di cucina. Lo faccio anche qui a Rossano dove tengo corsi itineranti sia per adulti che per bambini con l’Associazione Aris”.

Quanta determinazione!

“Quando una cosa si vuole, bisogna impegnarsi” – ci rivela con molta naturalezza – “bisogna essere molto determinati e ovviamente studiare!  Non ci si può improvvisare, soprattutto in cucina dove è fondamentale conoscere le basi”.

Hai un piatto di battaglia? Ci viene da chiederle vedendo tanta determinazione e carisma.

“Mi piace cucinare tutto e sono appassionata di finger food, primi e dolci di cui sono golosa! E, soprattutto, mi piace avere le mani in pasta . Ho bisogno di avere il controllo di tutto con le mie mani!”

E il piatto dei ricordi?

“Sin da piccola ho avuto la passione per la cucina. Sono cresciuta nel forno di famiglia: anche d’estate preferivo andare al panificio piuttosto che al mare! Avevo sei anni quando ho iniziato a cucinare. Appena mia madre si allontanava, approfittavo per sperimentare le sue ricette. La ricetta dei ricordi è legata a mio nonno: i suoi biscotti all’anice”.

Dovessi consigliare ai tuoi coetanei calabresi una ricetta per ottenere successo come Chef, quali ingredienti sceglieresti?

“La passione! La vita dello Chef non è semplice, si passano tante ore in piedi e quando tutti sono in vacanza si lavora di più! Si entra in cucina alle 9.30 e ci si siede se tutto va bene alle due di notte, quando si prende la macchina per ritornare a casa”.

E com’è la vita della Chef donna in Calabria?

Quando ho iniziato a lavorare come Chef executive avevo 20 anni e non c’erano altre donne in cucina. Mi ricordo ancora che mi hanno accolta dicendomi di pensare di essere entrata in una caserma! C’è ancora molta diffidenza …

Siamo nel periodo delle feste natalizie. Quale piatto ci proporresti se dovessi cucinare per noi?

“Il piatto che mi piace proporre a Natale è il tronchetto con il biscuit alla liquirizia, crema di nocciola e meringata alla liquirizia. Lo gradiscono molto sia i grandi che i piccoli e si può servire sia freddo che caldo”

I tuoi progetti per l’anno nuovo?

“Sto scrivendo un libro di 120 – 150 ricette che spero venga pubblicato presto.  Al momento sono in contatto con tre editori. Il titolo invece l’avrei già scelto “Tra valigie e cucina”, mi rappresenta! E poi mi piacerebbe aprire una scuola di cucina: mi piace il contatto con le persone.  Ho sempre voglia di andare tra i commensali per sapere cosa pensano dei miei piatti”.

Aspettando di leggere il suo libro, non possiamo che fare i nostri auguri a Danila, giovane talento calabrese. Intanto Eccellenze digitali ha selezionato due suoi piatti alla liquirizia e presto sarà on line il suo sito personale – regalo di un amico. Chi la volesse contattare,  per adesso può farlo su Facebook https://goo.gl/qqRXXz