L’istituto comprensivo Falcomatà Archi inaugura una sala di lettura innovativa, modello di partecipazione attiva scuola – famiglia

Qui si vola, si sogna, si viaggia” c’è scritto sulla porta di una delle aule della scuola primaria Santa Caterina dell’istituto comprensivo Falcomatà–Archi, a Reggio Calabria. Un invito a salire sulla mongolfiera dell’immaginazione e ad andare lontano, esplorando mondi e universi spinti dalla forza magica di… un libro!

Non si tratta infatti di una stanza qualunque, ma dell’innovativa sala lettura che da sabato 26 maggio, giorno dell’inaugurazione, ospiterà i sogni dei piccoli alunni della scuola.

Innovativa non solo nell’allestimento– aperta la porta ti trovi in un vero e proprio paradiso… un cielo costellato di nuvolette bianche che rendono la stanza un nido dei sogni; arredata solo di un leggio e di qualche poltrona avanguardistica realizzata con materiale di riciclo come i copertoni delle auto foderati di stoffe coloratissime che richiamano l’arcobaleno; il parquet naturale invece del classico mattonato per acuire quella sensazione di calore ed energia avvolgente che il libro suggerisce  – ma anche nell’intento e nel metodo.

Non si tratta,infatti, di un classico laboratorio, ma di un “ambiente dedicato alla lettura e all’ascolto” – ci ha spiegato l’insegnante Lorella Emo che, insieme alle docenti Rosy Albano, Marilena Tortorella e Alessandra Saraceno, fa parte dello staff docenti che ha curato l’iniziativa. L’obiettivo alla base del progetto è infatti recuperare il confronto tra libro e bambino, stimolandone il vissuto emozionale e potenziandone l’attenzione. Uno dei crucci e problemi ravvisati dalle maestre è proprio la limitata capacità di concentrazione degli allievi, abituati a scandagliare il mondo attraverso l’ausilio multimediale delle nuove tecnologie.

Dato che spesso proporre l’acquisto di un libro non è sufficiente a sensibilizzare alla sana abitudine della lettura, le maestre della Falcomatà hanno deciso di avvicinarsi al mondo dei bambini, “in bilico tra fantasia e realtà” proponendo “un altro spazio oltre l’aula affinché la lettura diventi un momento piacevole e atteso… che accenda motivazione e partecipazione… sradicando la concezione del leggere come un dovere unicamente scolastico”.

In questo altro spazio, attraverso l’ausilio della voce dei docenti e degli alunni che si alternano nel ruolo narrante, cadenzando intonazione ed espressività, si alterneranno letture, interpretazione del personaggio e incontri con gli autori (il primo appuntamento è previsto per mercoledì 30 maggio con l’autrice e docente della scuola Teresa Zaccuri).

L’aspetto peculiare, o meglio “il vero capitale” che contraddistingue l’attività, rendendola una buona prassi sul nostro territorio, è un altro:“la squadra” mista docenti – genitori”. “La vera ricchezza dell’intervento”, come precisato dalla dirigente Serafina Corrado.

La sinergia scuola – famiglia è un obiettivo che l’istituto persegue da tempo e che trova applicazione nel progetto “Relazione scuola – famiglia”, nell’ambito del quale s’inserisce l’intervento specifico. L’intero allestimento dell’idea, dalla progettazione alla realizzazione, ha previsto l’attiva e diretta partecipazione e collaborazione dei genitori delle seconde classi che si sono trasformati in “complici e attori”, come si legge nella scheda illustrativa del progetto.

Non solo i genitori hanno partecipato economicamente – ha precisato l’insegnante Lorella Emocon un contributo pari a 10€ per l’acquisto dei materiali necessari, ma molti – chi è riuscito a conciliare gli impegni di lavoro –  hanno offerto il proprio tempo e le proprie competenze”. Ci sono state mamme che hanno pitturato, dipinto e cucito per realizzare un sogno comune… uno spazio d’incontro, di scambio, di libera espressione per i loro piccoli. Tra queste anche una “mamma scenografa” che ha coordinato l’allestimento per far sì che prendesse le sembianze di “uno spazio magico”.

Siamo orgogliosi di questo modello partecipativo; i genitori hanno capito l’importanza di collaborare con le istituzioni” – ha affermato la dirigente.

“Basta un poco di zucchero e la pillola va giù… tutto brillerà di più” recitava Mary Poppins in una metafora che ora, l’istituto comprensivo Falcomatà – Archi, trasla in “uno spazio magico per mettere le ali ai sogni dei bambini”, per riprendere una frase della dirigente Corrado.

In un’epoca in cui “i ragazzi sono propensi a pensare che la loro vita sia intrinsecamente connessa al virtuale – continua la Corrado – abbiamo voluto creare un ambiente di apprendimento che possa favorire gli alunni nella fase creativa”. “La nostra scuola intende coniugare innovazione e tradizione e pertanto ha improntato la sua azione alla sperimentazione di modelli di apprendimento che favoriscano il dialogo tra più linguaggi”. Come ad esempio il linguaggio della musica. I progetti avviati in campo musicale hanno permesso all’istituto di diventare Polo regionale per il potenziamento delle attività musicali e teatrali.

L’esiguità delle risorse non deve essere un limite per adeguare l’istruzione agli standard europei – ha affermato con convinzione la dirigente –  La nostra scuola sta cercando di mutuare le pratiche eccellenti dall’Europa, attraverso progetti come l’eTwinning che consentono il gemellaggio con altri istituti europei. Opportunità unica anche per i docenti che hanno la possibilità di formarsi e confrontarsi con altre realtà”.

Del resto il coinvolgimento attivo dei genitori nell’ambiente scuola è già una buona prassi consolidata al nord, come rivela la docente Emo che ha avuto la possibilità di constatare di persona tale partecipazione finalizzata a rendere gli spazi scolastici più vivibili e attrezzati.

I momenti di condivisione con le famiglie vanno valorizzati”, ha concluso con entusiasmo la Emo aggiungendo come l’intervento appena realizzato rappresenti un vero successo.

Sperando che la lettura possa diventare un trait d’union tra generazioni, tra genitori e figli e tra famiglie e scuola, auguriamo a tutti di riscoprire “questa sana abitudine”.