8 marzo: “Non Una di Meno” al Cnr di Rende

8marzoAll’appello del coordinamento nazionale “Non Una di Meno”, promotore dello sciopero generale del settore pubblico e privato esteso ai lavori di cura, ha risposto anche l’Area della ricerca di Rende (Cosenza), con una “Assemblea di sensibilizzazione sulle tematiche della giornata internazionale delle donne”. All’incontro hanno partecipato ricercatrici e ricercatori, tecnici e personale amministrativo, addetti alla comunicazione, dell’Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo (Isafom) e dell’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica (Irpi).

«Un’occasione – hanno sottolineato le organizzatrici – di confronto e di riflessione sui temi più sensibili che riguardano l’universo femminile, la condizione della donna, a partire dagli otto punti ». La discussione è stata introdotta da Antonella Veltri, figura storica del femminismo calabrese e delle battaglie contro la violenza di genere, ricercatrice presso l’istituto di via Covour. «Quella di oggi – è stato il suo esordio – è una giornata storica. La prima volta che in questa occasione si fa uno sciopero, con arresto delle attività produttive e di cura. Credo che il nostro sia l’unico istituto del CNR che oggi ospita un incontro direttamente collegato alla mobilitazione nazionale».

8marzo3Poi, nel suo intervento, ha sviluppato alcuni temi cruciali legati alla condizione femminile, dalla disparità di genere nel mondo del lavoro alla violenza sulle donne, argomento prevalente nella piattaforma della mobilitazione lanciata dal movimento “Non Una di Meno”.  «C’è ancora molta strada da fare per la piena emancipazione delle donne e il grande tema rimane, purtroppo, quello della violenza di cui le donne ancora sono vittime per mano dei maschi».8 marzo1

Sonia Vivona, tecnologa presso lo stesso istituto, si è soffermata sulla funzione del Comitato Unico di Garanzia (Cug), organismo che ha nella sua mission il benessere nei luoghi di lavoro ed il contrasto delle discriminazioni, a cominciare da quelle di genere. Sono intervenute anche Giorgia Santangelo, Maria Orrico, Dora Napoli, Simona Ciardo ed Annelise Arcuri. 

Ognuna ha portato un suo contributo sui temi dell’obiezione di coscienza rispetto all’aborto, il benessere nei luoghi di lavoro, la condizione delle donne immigrate, la partecipazione delle donne in politica, il significato dell’8 marzo nel mondo. La mattinata si è conclusa con la lettura da parte di Sonia Vivona di una sua poesia, tratta dalla raccolta “Prendimi per mano” (Aletti Editore), intitolata proprio alla giornata della donna.