Alla scoperta dei santuari della Calabria per vivere una Pasqua mistica

Soriano Calabro e Santuario San Domenico

Arriva la Pasqua! Per chi volesse immergersi in un’atmosfera mistica, niente di meglio che un giro tra i monasteri e le abbazie della Calabria. Noti e meno noti (se ne annoverano più di 173), disseminati tra le diverse province della Regione, sono una viva testimonianza di una storia millenaria e rappresentano un vero e proprio viaggio alle radici del culto, che ci porta indietro nel tempo, a quando i monaci basiliani approdarono sulle nostre coste divenendo protagonisti di quello che è stato soprannominato monachesimo medievale ed erigendo più di mille chiese e conventi.
Altrettanti santuari risalgono al periodo normanno, svevo, al dopo-Rinascimento e alla dominazione spagnola. Insomma, la Calabria è uno scrigno della storia del cristianesimo!

Santuario San Francesco di Paola

Tra i più conosciuti è sicuramente il Santuario dedicato a San Francesco di Paola, meta di pellegrinaggio da tutto il mondo, ma ognuno di questi edifici del culto riesce a regalare un’emozione unica per le caratteristiche che lo contraddistinguono. Così il santuario di Santa Maria delle Armi di Cerchiara, splendido esempio medievale, offre una suggestione incredibile grazie al panorama mozzafiato sulla piana di Sibari. La chiesa, in stile bizantino e scavata in parte nella roccia viva, custodisce notevoli opere seicentesche mentre a destra dell’altare si apre la grotta che conserva il prezioso graffito su pietra scura raffigurante la Madonna con il Bambino realizzato alla maniera bizantina.

Santuario San Francesco di Paola

Ispira quiete e pace il santuario di Dipodi di Feroleto Antico, in provincia di Catanzaro, costruito intorno al 1020.
Altrettanto meritevole il Santuario-Basilica della Madonna del Pettoruto a San Sosti, in provincia di Cosenza che sorge nella Gola formata dal fiume Rosa tra il Monte “Montea” ed il Monte “Mula”. Immerso nel verde, custodisce all’interno la statua a mezzo busto della Madonna, dalle sembianze particolari, scolpita in pietra e coperta di argento e oro che regge in mano un melograno (simbolo di fertilità) e al suo fianco Gesù Bambino che tiene con la mano sinistra un globo.
Potremmo proseguire ancora… ma meglio scoprire di persona questi luoghi autentici e vivere esperienze indimenticabili.
Buon viaggio ascetico e Buona, serena Pasqua a tutti!