A Diamante dal 10 al 15 settembre torna Osa, il festival dedicato alla Street Art

Per il secondo anno consecutivo, il centro storico di Diamante, in provincia di Cosenza, sarà invaso di colori grazie a Osa – Operazione Street Art, il festival di arte urbana previsto dal 10 al 15 settembre e promosso dall’associazione culturale HazArt col patrocinio dell’assessorato al Turismo del Comune di Diamante.

I vicoli del centro storico della “perla del Tirreno”, che sorge nell’incantevole Riviera dei Cedri, già famosi per gli oltre trecento spettacolari murales che ricoprono le facciate degli edifici, accoglieranno i writers più famosi della scena contemporanea, tra cui Sfhir, Man O ‘Matic, TMX, Toni Espinar, Ele Man, Ozon, Solo, Diamond, Riccardo Buonafede, Stefania Marchetto e Alessandro Rizzotti, che sapranno, per il tramite del loro estro creativo, arricchire una tradizione tipica del territorio, rinnovandola.

I muralisti saranno chiamati a sviluppare la propria visione sui tema di quest’anno, ovvero i diritti umani, la violenza sulle donne, l’immigrazione e il bullismo.

Tra gli eventi in programma, la presentazione del murales di Ozon, realizzato in anteprima dall’artista appositamente per Osa18, un dibattito che coinvolgerà l’intera cittadinanza, invitata a confrontarsi sulla tematica dei diritti umani, e due attività organizzate dal Gruppo Scout Diamante 1 in collaborazione con l’Agesci: una caccia al tesoro tra le opere d’arte di strada prevista per il 14 settembre e la realizzazione, nella giornata finale, di un murale ideato da uno dei reparti che prenderanno parte alla manifestazione. «Il progetto Osa è l’esempio della potenza dell’arte e della sua capacità di unire le persone per il raggiungimento di un unico obiettivo – ha spiegato Antonino Perrotta, ideatore e direttore artistico del festival -; Osa coinvolgerà artisti provenienti da tutta Europa e ogni artista avrà la possibilità di realizzare un’opera trattando attraverso il proprio linguaggio artistico una tematica contemporanea, contro ogni pregiudizio e stereotipo che destabilizzano la nostra società».

I nuovi interventi si distingueranno dai precedenti per l’estensione delle opere, che arriveranno a coprire l’intera facciata dei palazzi, l’uso delle tecniche più moderne di realizzazione (spray, elevatori meccanici, pitture al quarzo) e stili più contemporanei. Va ricordato infatti che Diamante, ribattezzato anche “il paesino dei nasi all’insù”, vanta una lunga tradizione relativa all’arte di strada: fu il pittore Nani Razetti, milanese, ma diamantese di adozione, a dar vita nel 1981 all’Operazione Murales, facendo arrivare ottantatré pittori da tutta Italia e dall’estero che iniziarono a dipingere i muri del centro storico con l’intento di rivitalizzarlo. Da allora, ogni anno si sono aggiunti nuovi dipinti e le strade di Diamante sono diventate un vero e proprio museo a cielo aperto, che racconta attraverso le immagini la storia del borgo, dalle tradizioni degli antichi pescatori del passato ai colori vivaci e attuali della contemporaneità.