Domenica 1° Marzo: Gente in Aspromonte aderisce alla Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate

Dopo aver percorso i sentieri intorno all’antico borgo di Precacore, di recente ristrutturato, che custodisce resti di arte greco-bizantina, le antiche strade “du Petrusu” e di Trunca, e la Strada Romana nel territorio di Antonimina, Gente in Aspromonte prosegue nelle attività sociali con una proposta in tema di mobilità dolce. L’escursione di Domenica 1° Marzo, Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate, si inserisce nel progetto proposto dalla Cooperazione Mobilità Dolce volto alla riscoperta delle vecchie tratte ferroviarie dismesse perché siano valorizzate, attraverso la loro trasformazione in greenways o piste ciclo-pedonali, come itinerari turistico-culturali dove si intrecciano natura, archeologia industriale, sport e ruralità mediterranea.

La linea ferrata Cittanova – San Giorgio Morgeto, storico tratto inaugurato nel 1924 con una significativa cerimonia alla stazione di Cittanova, sarà al centro della giornata, promossa dalla Delegazione Territoriale Calabria della Federazione Italiana Escursionismo, che vedrà la partecipazione di escursionisti di diverse associazioni, tra le quali “Un Posto di Calabria”, recentemente entrata nel mondo della FIE in Calabria.
È dalla Villa Comunale di Cittanova (Orto Botanico-Monumento Nazionale d’Interesse Storico-Naturalistico) che prende il via il percorso, subito verso “a Stazioni i Cittanova”, come dicevano gli antichi. Un murales, dipinto sulla facciata di una vecchia abitazione da artisti locali in occasione di un significativo evento che ha caratterizzato “uno dei periodi del risveglio culturale cittanovese”, porterà i visitatori verso il “Parco Antropico dei Morgete” ed il “Parco Fluviale del Vacale”.

La prima parte della linea ferrata si snoda nella contrada di Campoforano / Torre e, anche se la linea ferrata indicherà il percorso, a tratti si dovrà deviare tra i boschi di ulivi secolari seguendo le mulattiere di un tempo passato, incrociando i vecchi e arrugginiti “passaggi a livello” che i casellanti, che qui vivevano, dovevano azionare a mano al passaggio dei treni, fino ad arrivare al casello ferroviario della contrada Kalomena, oramai abbandonato.

Poi la parte più suggestiva dell’itinerario, lungo “Il Parco Fluviale del Vacale”. Si seguiranno i binari lungo la fiancata della montagna, attraverso uliveti e vigne che segnano il passato produttivo di questo territorio, antichi mulini e frantoi ad acqua e i colori della flora mediterranea che rendono molto suggestivo il percorso. Le acque del Vacale e del Jerulli e gli antichi ponti sui quali poggia la linea ferrata allietano questo magnifico scenario che conduce alla stazione di S. Giorgio Morgeto ed ancora prima all’altro casello del percorso: S. Mauro.

Il ponte sul Jerulli, sormontato dall’antico Borgo di San Giorgio Morgeto e dal Castello Normanno – Svevo, offrirà una splendida cornice al quadro complessivo della linea ferrata. Si proseguirà, quindi, verso la località Torre e qui in modo figurativo “i passeggeri potranno scendere”: questo luogo darà pienamente il senso dell’importanza che le linee della Calabro – Lucana hanno avuto per i contadini e gli artigiani che dall’interno del territorio della Piana si spostavano verso la Stazione Principale di Gioia Tauro, per lavoro, per commercio o per emigrare verso il Nord-Italia.
Infine si arriverà al “Castello degli Dei” che lambisce la periferia agricola dell’antico Borgo di San Giorgio Morgeto, dell’area del “Parco Antropico dei Morgeti”, uno dei luoghi più antichi dell’Aspromonte la cui storia rimanda al 2349 a.C., quando gli Enotri ed il loro re Italo s’insediarono in queste montagne. Il ritorno è previsto sullo stesso percorso dell’andata.