Helios Magazine compie venti anni!

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Riceviamo e pubblichiamo.

A gennaio 1996 usciva il primo numero di Helios Magazine, la rivista fondata da Pino Rotta, primo direttore responsabile Giuseppe Restivo, primo editore Franco Arcidiaco. Venti anni!

Il motto che fu scelto per accompagnare il logo “Il Prometeo”, opera dell’artista Tania Filippone, fu: “Amiamo parlare della Luna, al chiaro di Luna, non con la Luna”.

Un motto che sintetizzava, assieme alla grafica della testata, la volontà di unire una Tradizione storica e filosofica radicata nel Mediterraneo che ha dato vita alla Civiltà Europea, fatta di progresso scientifico, sociale ed affermazione dei diritti civili e dei diritti fondamentali della persona, sancito nel 1948 dalla Carta Universale dei Diritti umani.

Un’impresa non facile, non sappiamo se siamo riusciti a contribuire a diffondere o quanto meno a tenere alta l’attenzione su questi temi, abbiamo la speranza che aver raggiunto i 20 anni di uscita ininterrotta di una rivista-laboratorio che ha avuto un seguito crescente negli anni, stia a significare che il nostro sforzo sia stato premiato dalle persone che hanno seguito le nostre proposte, le nostre analisi, i nostri dibattiti, le nostre iniziative ed hanno contribuito in quantità e qualità sempre crescente a questo lavoro, con un comune impegno basato sul volontariato gratuito e sull’autofinanziamento.

In venti anni le personalità che hanno contribuito ad arricchire il nostro lavoro sono state moltissime, difficile nominarle tutte. Per dare un ringraziamento dovuto, citiamo solo alcuni: Prof. Ilya Prigogine premio nobel per la chimica nel 1977, Derek Walkott – poeta premio Nobel 1992, Josè Saramago  Premio Nobel per la Letteratura 1998, Dario Fo – Premio Nobel per la letteratura 1997, Gerald Edelman- Premio Nobel per la medicina 1972, Prof. Jaime GIL-ALUJA membro dell’Accademia Reale di scienze economiche e finanziarie di Spagna, gli scrittori Manuel Vasquez Mantalban, Andrea Camilleri, il giornalista e scrittore Enzo Biagi, Daniel Chavàrria, Daniel Pennak e molti altri che non nominiamo e che ci scuseranno per il sacrificio reso allo spazio di poche righe.

Che dire poi degli amici e collaboratori preziosi se non grazie! Senza il contributo di ognuno di voi non avremmo fatto tutta questa lunga ed entusiasmante strada. Grazie a: Roberto Pirrello (Presidente del Club Ausonia, che cura l’edizione della rivista),  Gianni Saul Ferrara (poeta e scrittore), Cristina Delfino (giornalista), Elisa Cutullè (critica letteraria), Cristina Marra (giornalista e critica letteraria), Salvatore Romeo (psichiatra e saggista), Giorgio Neri (giornalista), Katia Colica (giornalista e scrittrice), Mimmo Codispoti (scittore), Valentina Arcidiaco (psicologa), Giancarlo Calciolari (direttore di Transfinito e critico letterario), Maria laura Falduto (psicologa), Kreszentia Gehrer (artista e critica d’arte), Luisa Nucera (pedagogista), Ginfranco Cordì (saggista), Anna Maria Reggio (giornalista e past president Kiwanis) e per le pagine dall’estero, Barbara Meo Evoli (Venuzuela), Domenico Grillone (Brasile), Fayiz Almahasneh e Mohammad Alkilani (paesi arabi), Tania Kostyuk (Ucraina), Mariangela Ielo (docente presso l’Accademia di Atene) e Giorgio Apospolopulos (Grecia), Izabela Anna Szantyka (Polonia).

Un grazie particolare va all’amico e collaboratore speciale il prof. Francesco Carlo Morabito, Prorettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

E ancora un ringraziamento ai fotografi ed artisti che hanno permesso di realizzare copertine particolari e di grande impatto sociale ed artistico, tra questi: Angela Pellicanò, Kreszentia Gehrer, Giuseppe Vizzari, Antonio Sollazzo e Maurizio Dei.

Il futuro sarà tutto on-line! Puntiamo ad incrementare i già numerosi scambi culturali (circa 1000 contatti al mese su sito!) sia in Italia che all’estero e continueremo a sfidare l’assuefazione di chi pensa che il mondo non possa essere cambiato con la bellezza e con la ragione. Anche se la realtà in questi ultimi venti anni è peggiorata ed ha mostrato gli aspetti feroci degli egoismi economici e nazionalistici, così come dalle pagine di Helios Magazine avevamo purtroppo anticipato già dieci anni fa, noi continueremo a proporre una visione del mondo che guarda alla Bellezza delle Tradizioni ed alle opportunità del Futuro. Un futuro che dovrà essere di Pace.

Grazie a voi tutti.