#igersreggiocalabria: la città al centro di tutto

Barbe d’ordinanza e mood assolutamente positivo, si presentano così Salvatore Borzacchiello e Ken Curatola, founder di Instagramers Reggio Calabria, community nata lo scorso 11 luglio.
Un successo quasi inaspettato, circa 900 follower sul profilo Instagram, e un grande interesse sia mediatico che istituzionale per i creatori di #igersreggiocalabria, hashtag regolarmente autorizzato e registrato presso IgersItalia. È il social delle immagini per antonomasia a diventare, nella volontà dei due founder reggini, lo strumento ideale per la veicolazione del bello che circonda Reggio Calabria e la sua provincia e che trova spazio nella accurata selezione degli scatti scelti giornalmente per la loro pagina ufficiale. Niente odiati selfie o immagini poco consone ma scatti sempre legati al territorio, che ne mostrano la bellezza spesso dimenticata. “Con l’associazione Instagramers Italia – dice Salvatore – stiamo promuovendo quello che chiamiamo hashtag responsabile poiché non basta essere nato a Reggio Calabria per utilizzare l’hashtag Igersreggiocalabria ma poi trovarsi di fatto in Australia, questo creerebbe solo confusione e sarebbe poco funzionale rispetto a quello che stiamo facendo. Se siamo in viaggio preferiamo usare #igersreggiocalabriaintrasferta e rimanere comunque legati alla nostra città”.
La città al centro di tutto. L’associazione Instagramers Reggio Calabria è stata promotrice di due incontri di successo, il primo Instawalk cittadino e un primo Instatour nazionale a bordo di un bus scoperto, sostenuto dall’Assessorato Mobilità e Smart City e dall’azienda di trasporti ATAM, dove gli appassionati di Instagram hanno potuto effettuare un percorso che comprendeva i punti di maggiore interesse nella città dello Stretto.
Salvatore e Ken credono profondamente nel potenziale del social al fine di promuovere l’aspetto turistico di Reggio e provincia. “C’è una sorta di fiducia fra chi si segue su Instagram – dice Ken – e questa è una parte fondamentale per chi vuole fare conoscere la propria azienda piuttosto che il proprio prodotto tramite lo scatto pubblicato da un instablogger poiché il ritorno di immagine è enorme”. “La recensione migliore è la fotografia dell’utente” aggiunge Salvatore, poiché in una realtà dove le opinioni si acquistano al chilo, nulla è più potente di un’immagine bella e positiva di un luogo o di un’esperienza vissuta. Soprattutto nulla è più immediato e reale di una foto scattata qualche ora prima e caricata sul social. Da un punto di vista promozionale, quindi, Instagram è indubbiamente un canale più utile e funzionale rispetto ad altri social o applicazioni.
Ma si sa, si scrive Instagram e si legge hashtag, termine odiato da molti e il cui abuso viene spesso criticato. “L’eccessivo uso di hashtag – afferma Ken – può anche non piacere ma bisogna mettersi dall’altra parte e capire che chi utilizza Instagram lo fa con passione e divertimento, lo fa per la voglia di condividere la propria esperienza con una comunità immensa” e questo, ovviamente, sarebbe impossibile senza l’uso dei tanto criticati cancelletti. “A questo si aggiunge la modalità di copiare tutta una serie di hashtag che secondo l’utente possono funzionare per promuovere la propria foto ma che quasi sempre vengono utilizzati a sproposito e in maniera a volte ridicola” conclude Salvatore.
L’hashtag più abusato? “Instalove” rispondono in coro.
Il soggetto più comune? “Il corpo femminile quando non mette in risalto la bellezza della donna ma solo alcuni aspetti. Instagram è fatta per chi ama le fotografie quindi un soggetto di questo tipo è molto spesso superfluo all’interno della comunità. Ci sono altri canali per mettersi in mostra in questi termini”.
Chi sono gli utenti reggini che consigliereste di seguire?
“@roselladegori è una ragazza di Reggio che vive a Londra, è una influencer da centomila follower, fa scatti veramente belli, poi c’è @federicageria @beaspov, ossia Beatrice Manglaviti, e @fabiogalaxys, Fabio Laganà”.
Quello che però più incuriosice è sapere quale hashtag, i due founder di Igers Reggio Calabria, userebbero per definire sé stessi e il proprio lavoro.
“Userei #communityfirst sia per me che per definire Igers Reggio Calabria” risponde Ken. “Mi associo a #communityfirst e aggiungo #coffeeholic per quel che mi riguarda” conclude Salvatore.
Il prossimo appuntamento live con Igers Reggio Calabria? Molto probabilmente durante il periodo natalizio con un’iniziativa rivolta al sociale ancora top secret.