Il regalo di Stefano

cop_ho un complesso rockQuaranta e un giorno. Sarebbe andata così oggi, ebbri dal giorno prima, forse a rivedere foto scattate insieme, sicuramente felici. Il 6 dicembre Stefano Cuzzocrea, firma brillante e talentuosa del giornalismo musicale italiano, sarebbe entrato nel club degli “anta” e ci avrebbe sicuramente regalato uno status su Facebook indimenticabile e irriverente nel suo stile inconfondibile. Ma ci sono cose contro le quali si lotta ad armi impari e la speranza, quella che dovrebbe morire per ultima, se n’è andata via con lui un lunedì dello scorso Aprile. Mentre i petali di Jacaranda invadevano l’Ostiense, a Roma.
Di tutte le cose che Stefano Cuzzocrea ha potuto lasciarci, in un universo fatto di neologismi, modi di dire e cose, la lezione più importante è quella di andare avanti, continuare a divertirsi, ascoltare musica, scrivere e, nonostante tutto, festeggiare. E così ha deciso di fare Round Robin, casa editrice romana, che festeggia i quarant’anni di Stefano pubblicando Ho un complesso rock, una raccolta di oltre duecento articoli pubblicati per il magazine Rivist@ Online, di cui Stefano era contributor agli albori della sua carriera. Uscita inizialmente in cento copie gratuite si è deciso di ristampare la raccolta e, successivamente, distribuirla in libreria.
La voce di mettere insieme gli scritti di Stefano Cuzzocrea, così meticolosi, folli, pungenti e a volte incomprensibili, girava già il giorno in cui, in un surreale momento di cordoglio, gli amici di sempre lo salutarono. In realtà Stefano Cuzzocrea un libro suo lo aveva già in mente e i suoi compagni di scorribande ne hanno saputo cogliere l’eredità ripescando il titolo e un testo scritto di suo pugno anni addietro e che adesso è diventato la prefazione al libro stesso.
La vita e la morte sono così, possono sconvolgere, unire, separare e sorprendere come ancora adesso fa Stefano che nel giorno del suo compleanno fa un regalo a noi. Il suo sorriso sornione, nascosto sotto quei baffi che ormai sono patrimonio comune, è immortalato per sempre sulla copertina di questa splendida raccolta.