La Calabria e il mondo dell’arte perdono una grande artista: Stephany Kerwin

yescalabria_stevie_03Il mondo dell’arte, la famiglia e gli amici più cari, piangono, la scomparsa della cara Stevie, portata via da un male incurabile il 14 luglio scorso a Reggio Calabria, i funerali si sono svolti Domenica 17 Luglio presso la Chiesa del Carmelo di Bagnara Calabra.
Stephany Kerwin, ha incarnato molti tipi di donna, a ciascuno dei quali molte di noi vorrebbero somigliare, moglie, amica, madre e nonna come poche hanno saputo esserlo, carisma e dolcezza, forza e femminilità che ha trasfuso in tutte le sue opere, connotandosi come uno dei nomi più noti dell’arte contemporanea italiana ed internazionale.
Stevie nasce negli Stati Uniti nel 1942 da una famiglia alto borghese, ben presto si appassiona all’arte ed intraprende la propria formazione presso l’Art Institute of Chicago and Northwestern University, dove studia pittura e scultura. Presso il Davenport Art Institute approfondisce le varie tecniche di acquerello e pochi anni più tardi consegue la laurea in Arte e lingue straniere all’Università dell’Oregon.
Nel 1965 si trasferisce in Italia per proseguire gli studi presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma e successivamente a Reggio Calabria, dove rimane con il marito e i figli fino al 2008 quando lascia l’Italia per stabilirsi definitivamente in Messico.
A Reggio durante gli anni ’70 e ’80 inizia a collaborare con un gruppo di giovani artisti insieme ai quali sperimenta nuove tecniche di pittura, scultura e ceramica. Il 1989 a Washington DC, segna l’inizio di una nuova fase scaturita dall’incontro con alcuni tra i talenti più rappresentativi di una nuova tecnica, la ceramica Raku, ne deriva un modo nuovo di plasmare la materia, tanto nella scultura quanto nel bassorilievo.yescalabria_stevie_01
Ha saputo regalare grazia, armonia e movimento anche al più greve degli elementi, come per esempio il bronzo o il rame che sotto le sue dita hanno acquistato una plasticità che, seppur in epoca e con uno stile differenti, ritroviamo solo nelle immortali opere di Canova il quale piegò il marmo alla propria arte. Ha altresì spaziato tra diversi materiali quali legno, plexiglass e naturalmente la ceramica, si è espressa ancora nella serigrafia, oltre che nella pittura e nella scultura, trasmettendo autentica emozione allo spettatore.

Stephany nelle propria espressione artistica ha lasciato in eredità sé stessa. Chi ha avuto il piacere di conoscerla, ma non solo, potrà leggere l’intera sua storia nelle sue opere: le origini sociali e culturali che ne hanno condizionato buon gusto e ricercatezza, la vita privata trascorsa per buona parte in Italia, soprattutto in Calabria in una terra amara e matriarcale come Bagnara, il gusto per l’esotico derivante dall’incontro con la cultura messicana, l’attrazione verso le filosofie orientali, infine gli innumerevoli viaggi che hanno arricchito la sua esistenza.
Nell’epoca della riproducibilità tecnica dell’arte, nel tempo della massificazione e della fruibilità incondizionata e livellatrice dei social network, della comunicazione virtuale e della depauperazione che ne è conseguita, è riuscita a donarci opere assolutamente singolari e fedeli ad uno stile distintivo, il quale fa si che l’opera sfugga e si elevi al di là della democratizzazione dell’arte stessa, disvelandosi solo a chi è in grado di coglierne a fondo il messaggio, a chi sa farsi interprete ed autore al tempo stesso, rispondendo e dando ulteriore senso all’opera che sta di fronte e ci parla.
Le sue creazioni trovano oggi posto nelle halls di prestigiosi Hotels in tutto il mondo, uno tra tutti il “ Four Seasons Resort” di Punta Mita in Messico. In Italia invece, possiamo ammirarle in molti palazzi Istituzionali, quali per esempio la Caserma dei Carabinieri di Modugno a Bari, la Casa Circondariale di Lecce e l’Aula Bunker della stessa, oppure a livello locale nella Caserma dei Carabinieri di Cataforio a Reggio Calabria.
Ha esposto le proprie opere in molti concorsi in Italia, in Canada, in Messico e negli Stati Uniti ricevendo premi internazionali. Ha inoltre collaborato e pubblicato su note riviste e testi del settore.

Cara Stevie, ti ricorderemo con affetto, sempre.