Daa Nord a Sud le montagne si parlano

Sabato 18 aprile Discovering Reventino ospita Paolo Cognetti in diretta su Facebook.

Questo è un incontro molto atteso, nato dal desiderio di far “parlare” tra loro due montagne apparentemente distanti: le Alpi valdostane raccontate dall’autore Paolo Cognetti nel romanzo Le otto montagne e le montagne calabresi del gruppo del Reventino, al centro del progetto di narrazione, ricerca partecipata e tutela avviato nel 2015 dall’associazione Discovering Reventino.

Così, sabato 18 aprile alle ore 18.00, nell’ambito dell’iniziativa dal titolo Incontri di montagna, Discovering Reventino ospiterà in diretta sul proprio profilo Facebook (@discoveringreventino) Paolo Cognetti, scrittore e appassionato di montagna, tanto da aver scelto di vivere per alcuni mesi dell’anno sulle terre alte, vincitore del prestigioso premio Strega nel 2017 proprio con il suo primo romanzo, Le otto montagne, pubblicato in più di trenta paesi.

Quello con Paolo Cognetti è il quinto “incontro di montagna” all’interno dell’iniziativa che è nata nel 2018 come rassegna letteraria e, in seguito all’emergenza Coronavirus, è approdata sui social media dell’associazione. Da più di un mese, ormai, gli Incontri di montagna sono virtuali nella modalità, ma autentici nella condivisione di contenuti e approfondimenti con gli appassionati di natura, cammino e vita sulle montagne che si sono susseguiti fino ad oggi.

Discovering Reventino è un progetto di ricerca e narrazione partecipata del gruppo dei monti del Reventino, gruppo montuoso che rappresenta il prolungamento occidentale della Sila Piccola e si affaccia sull’Istmo di Marcellinara. Nasce nel 2015 per valorizzare e tutelare dal basso le risorse ambientali e paesaggistiche di quest’area montana, attraverso laboratori tematici che coinvolgono comunità e associazioni nel recupero della conoscenza, nel racconto e nella progettazione di percorsi ed economie sostenibili.

Dal 2017 Discovering Reventino è formalmente un’Associazione di Promozione Sociale e accoglie al suo interno circa duecento soci, molti dei quali sono giovani che hanno scelto di tornare a vivere sulle montagne o di restare per tracciare il futuro di queste aree interne.