Presentato il logo “Reggio plastic-free”: cresce l’interesse per la campagna sperimentale promossa dal Comune

Presentato ufficialmente dal sindaco Giuseppe Falcomatà, nel corso di un incontro tenutosi nei giorni scorsi in via Zecca, il logo del progetto “plastic-free”: le vetrofanie presentate, anche alla presenza del Consigliere metropolitano delegato all’Ambiente Antonino Nocera, saranno apposte sulle vetrine degli operatori commerciali reggini che intenderanno aderire alla campagna di riduzione degli oggetti in plastica monouso avviata dal Comune di Reggio Calabria.

Il logo è una versione stilizzata e riadattata dello stemma dell’Ente comunale: qui San Giorgio – il Patrono di Reggio Calabria – con la sua lancia però infilza non il drago, ma una bottiglietta di plastica, a simboleggiare lo spirito a favore dell’ambiente e dell’ecocompatibilità.

La campagna del Comune in sé è invece volta ad anticipare il divieto introdotto il 5 giugno scorso dalla Direttiva 2019/904 del Parlamento europeo e del Consiglio Ue che, a partire dal 2021, metterà al bando dieci comunissimi oggetti in plastica monouso: e questo «non seguendo una logica sanzionatoria, ma su base squisitamente volontaria e tentando piuttosto di contribuire a creare una coscienza collettiva ecologicamente corretta», ha fatto presente il sindaco Falcomatà, mettendo in rilievo altre iniziative già varate e oggettivamente connesse all’ “anima pro-ambiente” che muove anche questa, cioè l’istituzione delle nuove isole pedonali e delle nuove Ztl (Zone a traffico limitato).

«Pubblicizzeremo su larga scala l’elenco, via via aggiornato, dei locali e dei negozi che avranno aderito alla campagna “plastic-free”: in questo senso – ha osservato il consigliere metropolitano Nocera – il progetto in genere e queste vetrofanie nello specifico costituiscono reali strumenti di consumo critico».

Nella seconda parte della conferenza stampa, l’emozionato saluto di Giuseppe Ferranti quale presidente dell’associazione “Imprese di via Zecca”, ma anche le riflessioni accorate del presidente provinciale dei Verdi – che proprio sul “plastic-free” hanno contribuito con un’articolata mozione poi approvata in Consiglio comunale – Mimmo Bova, del Presidente dell’Associazione Italiana Biologi Domenico Laurendi e del presidente provinciale di Confcommercio Giovanni Santoro, che ha evidenziato come l’iniziativa del Comune abbia visto sin dall’inizio tra i suoi supporter più accesi proprio l’associazione rappresentativa degli esercenti, ben convinta che questo processo possa innescare ricadute virtuose per il turismo, per altri segmenti dell’economia reale e per la stessa immagine della città, in attesa di ulteriori, imminenti sviluppi come la formazione degli operatori commerciali che vorranno aderire al progetto, iniziative di sensibilizzazione rivolte all’opinione pubblica e l’istituzione di un apposito Gruppo d’acquisto solidale (Gas) per acquisti collettivi a prezzi più vantaggiosi di oggetti monouso a scopo alimentare in materiale non plastico (dai piatti alle cannucce, dalle palettine alle posate).