Rende (CS), seminari CNR: consegnati gli attestati agli studenti

Buone pratiche, il mondo della ricerca che incontra la scuola. A conclusione del ciclo di seminari promossi dal Comitato Unico di Garanzia del CNR e dell’Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo (ISAFOM) del Consiglio Nazionale delle Ricerche che hanno visto protagonisti tre istituti scolastici di secondo grado della Città di Rende (Liceo Scientifico Pitagora, ITE – IPAA Cosentino–Todaro e Liceo Classico Gioacchino da Fiore), sono stati consegnati, presso la Sala di Rappresentanza dello stesso comune, gli attestati agli studenti che vi hanno preso parte.

Il percorso formativo, denominato “Ambiente. Rischi, Risorse, Opportunità per costruire Benessere”, tre incontri per tre scuole, ha visto la partecipazione di ben 135 studenti, attirando interesse anche da fuori, da altre realtà scolastiche della provincia e della regione.

Nel corso della cerimonia, introdotta da Luigi Pandolfi, giornalista e saggista, hanno preso la parola, illustrando i risultati del progetto e spiegando le motivazioni istituzionali e culturali alla base dello stesso, il direttore del CNR-Isafom, dott. Giorgio Matteucci, la dott.ssa Antonella Veltri, ricercatrice presso lo stesso istituto, la dott.ssa Sonia Vivona in rappresentanza del Cug, la dott.ssa Nelide Romeo, psicologa e ricercatrice presso l’Istituto di Scienze Neurologiche del Cnr, i dirigenti scolastici e gli insegnati delle scuole coinvolte e gli assessori Domenico Zicarelli e Marina Pasqua in rappresentanza del Comune di Rende che ha patrocinato l’iniziativa.

“Questo percorso formativo rientra nella missione che ci siamo dati come Istituto, quella di trasferire ai territori, ai giovani, alla società i risultati dell’attività di ricerca”, ha dichiarato il direttore del CNR Isafom Matteucci. “Nello specifico, vorrei segnalare che l’impatto delle attività umane sull’ambiente ed i cambiamenti climatici ci dicono che l’uomo è nelle condizioni di determinare il degrado dell’ambiente nel quale è inserito. Per questo, è importante aumentare il grado di consapevolezza dei rischi tra le nuove generazioni”.

“Quella della conservazione dell’ambiente, del rispetto della natura, è una questione cruciale al giorno d’oggi, che non si affronta soltanto con un approccio sanzionatorio, a valle, ma attraverso la cultura dell’ambiente”, ha sottolineato, da parte sua, l’assessore all’ambiente Zicarelli.

Un concetto, quello dell’accrescimento della consapevolezza ecologica, ripreso anche dalla dott.ssa Veltri, che ha aggiunto: “Proprio perché parliamo di percorso e non di semplice evento, lo stesso non può finire qui. Faremo in modo che lo stesso abbia una sua prosecuzione e coinvolga altre realtà del territorio. Intanto, sarebbe opportuno pubblicare gli atti di questo primo ciclo”.

Di lotta alle discriminazioni, di pari opportunità e di violenza, invece, ha parlato nel suo intervento la dott.sa Vivona. “Mai come in questo momento il tema della violenza, del rispetto dell’altro, è stato così centrale nella nostra società. Dire ambiente, nell’approccio che al tema si è dato nei seminari, significa parlare anche di relazioni umane e di condizioni di vita migliori, di pari opportunità, di abbattimento di barriere culturali e di pregiudizi”.

Temi che la dott.ssa Romeo ha ulteriormente sviluppato accostandoli a quello della bellezza: “Un obiettivo da raggiungere, a maggior ragione se si lavora con i giovani. Alcuni temi del seminario, come il bullismo, rimandano ad universi oscuri, ma nella cooperazione, nella solidarietà, i ragazzi possono e devono trovare la bellezza che alberga in ciascuno di loro”.

Temi, questioni, argomenti, che sono stati al centro anche dell’intervento di chiusura dell’assessora alle pari opportunità del Comune di Rende Marina Pasqua. “Di questa iniziativa – ha detto nel suo intervento – mi ha colpito, entusiasmato, l’approccio nuovo al tema dell’ambiente e delle relazioni, con e nell’ambiente stesso. Centrale, in questa cornice, la questione del benessere. Per stare bene bisogna lavorare sulle relazioni, non c’è dubbio”.

“Sono pienamente d’accordo – è stata la sua conclusione – che il percorso non si fermi e, soprattutto, che si possa in qualche modo raccogliere in una pubblicazione i contenuti dei seminari. Mi piacerebbe che in futuro, oltre alle scuole, si coinvolgesse la città in queste esperienze di formazione”.

 

 

 

 

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