Turismo e Coronavirus. Ego Travel lancia il progetto “Calabria Sicura”

La Calabria è un candidato ideale a un turismo sicuro, slow, multiforme e… destagionalizzato, grazie ai suoi 800 km di coste, tre parchi nazionali e uno regionale che ospitano a loro volta riserve e oasi naturalistiche e un patrimonio archeologico che condensa tre epoche di storia.

Ne abbiamo parlato con Avellino Emanuele Costa, direttore del DMC Tour Operator Ego Travel, che da diversi anni lavora per favorire l’incremento turistico in Calabria in tutti i mesi dell’anno, promuovendo con successo attività volte a “far conoscere” la nostra regione, creando opportunità di visita, come pacchetti vacanze, manifestazioni ed eventi che presentano in modo integrato le nostre bellezze, dalla costa, alla collina, alla montagna.

In questa fase così delicata, in cui l’epidemia da Coronavirus ha compromesso la stagione estiva – tra marzo e aprile si è avuto un sostanziale aumento delle cancellazioni delle prenotazioni che ha portato quasi ad azzerare la richiesta dei vacanzieri – il direttore Costa si fa promotore di un’occasione di rilancio del turismo calabrese per riuscire a contenere le perdite del 2020 e individuare “una prospettiva verso un’alba turistica. Da qui nasce il progetto Calabria sicura e turista protetto”.

Il progetto è finalizzato a rendere il nostro territorio una destinazione turistica appetibile per un target vario, non di massa. Per fare ciò il direttore Costa immagina la concomitanza di più fattori: in primis la sicurezza, con la creazione e la sottoscrizione di un regolamento e di un codice etico che strutture ricettive e turisti s’impegnano a rispettare per portare vicino allo zero la possibilità di contagio da Covid-19; un’offerta diversificata con pacchetti che promuovano un turismo disaggregato e slow tra mare e montagna, facendo leva sulla ricchezza e varietà di tipologie turistiche che il nostro territorio è in grado di soddisfare.

Allargare gli orizzonti, promuovendo i piccoli borghi e i paesi-albergo permetterebbe anche di destagionalizzare l’offerta, allungando la stagione turistica. Il tallone d’Achille della nostra proposta ricettiva diventerebbe in questo modo un leitmotiv del nuovo turismo post pandemia!

Il direttore Costa in questo progetto non pensa solo all’incoming ma anche a un turismo di prossimità per “far conoscere la Calabria ai calabresi”.

Favorire con politiche ad hoc il turismo domestico regionale, aiuterebbe il comparto a combattere meglio la crisi ed allo stesso tempo i calabresi potrebbero trascorrere una vacanza a costi contenuti, apprezzando bellezze e cultura di casa nostra”.

Altro nodo al pettine, ormai da diversi anni, è la tassa di soggiorno. A suo parere “I comuni dovrebbero distinguersi non solo per l’abbattimento completo della tassa di soggiorno almeno per la stagionalità 2020, ma dovrebbero farsi promotori delle buone azioni di promozione turistica territoriale in tempo di covid-19. Un esempio potrebbe essere quello di far trovare in struttura un kit a persona con mascherina, guanti e disinfettante.Tutto accompagnato da una lettera di ringraziamento per aver scelto quella determinata località e il vademecum delle regole da adottare nel comune, con tutte le informazioni del caso.”

L’idea del direttore di Ego Travel ha trovato il favore e l’apprezzamento di diverse strutture ricettive sia alberghiere che extralberghiere e gradirebbe trovare l’occasione per presentarla a livello istituzionale.

Abbiamo inviato una lettera aperta insieme ad altri colleghi alla Presidente della Regione, Jole Santelli, il 6 marzo, chiedendo come primo punto l’istituzione di un tavolo di crisi presso la regione Calabria. Purtroppo, non abbiamo avuto riscontro. In ogni caso oggi vorrei rilanciare e rinnovare l’immediata disponibilità all’assessore al turismo, nel poter apportare e qualora venga considerato valido, il nostro punto di vista e soprattutto il progetto in itinere.”

Il direttore Costa inoltre precisa che “La Calabria ha bisogno di programmazione” – rimarcando la necessità di pianificare una strategia d’intervento entro maggio per salvare il salvabile di una stagione sicuramente compromessa e pensare alle stagioni 2021/2022.

Per la stagione alle porte, il primo punto da affrontare è proprio la sicurezza, ma necessita dell’intervento delle forze istituzionali e del sistema sanitario. “Solo attraverso un piano concordato a livello regionale è possibile istituire un sistema di controllo efficace nelle diverse zone del territorio”, di questo ne è certo.

Allo stesso modo non si può prescindere dalle istituzioni e dal coinvolgimento delle diverse associazioni di promozione turistica.

In Calabria le risorse non mancano per poter offrire diverse soluzioni a quanti vogliono una vacanza all’insegna della sicurezza e della esperienza, come pure non manca a chi lavora nel comparto turistico il coraggio di guardare avanti ma, mai come in questo momento c’è bisogno di coesione, di sinergie concrete tra tutti (pubblico e privato) con un unico obiettivo: uscire molto più forti, più uniti rispetto a come siamo entranti in questa grande crisi”.

Il Coronavirus ci ha insegnato il valore del tempo. Non dobbiamo dimenticarlo. La Calabria ha una grande occasione, non può e non deve sprecarla!