Sei in vacanza in Calabria? Occhio ai menù estivi!

Siete in vacanza in Calabria e non vedete l’ora di gustare un buon piatto di pesce?

La famosa grigliata di gamberoni? Prodotti decongelati, di provenienza Argentina. La classica frittura di calamari? Anch’essi decongelati, di provenienza oceanica. Spigole ed orate? Quasi sempre di acquacoltura, per lo più di provenienza greca. Le immancabili cozze e vongole? In Calabria non ci sono impianti! E gli astici? Sono per lo più di provenienza americana, canadese, tranne quelli blu provenienti da alcune zone della Francia mediterranea.

Ecco un elenco semplificativo dei piatti di pesce più richiesti ma che sicuramente non sono dei nostri mari. Il turista che ha scelto di trascorrere le proprie vacanze in Calabria e che vuole mangiare pesce sulle nostre coste deve assolutamente saperlo, prima di scegliere!

Con questa mission e senza peli sulla lingua è partita da VACCARIZZO Albanese la campagna regionale di sensibilizzazione sul consumo consapevole del pesce, promossa da FLAG BORGHI MARINARI DELLO JONIO insieme all’Amministrazione Comunale ed al Convivium SLOW FOOD Pollino Sibaritide Arberia.

Ad illustrare i contenuti del manifesto ufficiale dell’iniziativa SEI IN VACANZA IN CALABRIA? OCCHIO AI MENÙ ESTIVI! nel corso di una conferenza stampa ad hoc ospitata lo scorso sabato (22 luglio) nel Comune di VACCARIZZO sono stati il Sindaco Antonio POMILLO, il Presidente del FLAG Cataldo MINÒ ed il Presidente del Convivium Lenin MONTESANTO con Giuseppe GATTO, responsabile presìdi Slow Food della Condotta, Elio PERCIACCANTE rappresentante Conseil Europeen Jeunes Agriculteurs (CEJA) e Alfonso COSTANZA dirigente istituto Nicolas GREEN – Falcone Borsellino di Corigliano (Istituto Nautico).

Invece dei piatti di pesce sicuramente non dei nostri mari, nel manifesto vengono suggeriti i PIATTI DI PESCE CHE SONO SICURAMENTE DEI NOSTRI MARI: alici, scombri, sarde ecc. (pesce azzurro), razze, rane pescatrici, (pesce cartilagineo), triglie, scorfani, lucerne (pesce di scoglio), aragoste, gamberi viola, mazzancolle, gamberetti, (crostacei pregiati), pesce spada, polpi, seppie, murici (molluschi e cefalopodi), cernie, gallinelle, rombi, (pesci di profondità).

Il turista deve quanto meno saperlo, prima di scegliere tra le diverse proposte culinarie, spesso purtroppo ingannevoli proprio sulla provenienza del pesce. La campagna di comunicazione turistica, di trasparenza verso il consumatore, di tutela della sovranità alimentare e, quindi, di rilancio economico territoriale è rivolta anzi tutto agli ospiti che in queste e nelle prossime settimane scelgono e sceglieranno la nostra regione proprio per il mare ed anche, quindi, per essere emozionati dalla migliore tradizione gastronomica marinara delle nostre coste. Non certo da pesce oceanico o di dubbia provenienza!!

L’iniziativa, lanciata come provocazione culturale non a caso in un comune dell’entroterra, ha preceduto l’avvio ufficiale del riuscitissima 2edizione dell’ancor più provocatorio FISH FESTIVAL ARBËRESHË, organizzato dall’Amministrazione Comunale insieme all’associazione culturale POSEIDONE di Corigliano – Schiavonea e dal FLAG Borghi Marinari dello Jonio.

L’evento, che ha riempito di visitatori il centro storico del caratteristico centro italo-albanese è stato ospitato nella centralissima piazza Pasquale SCURA. Cuoppi di frittura di paranza e pesce spada alla piastra. Sono stati, questi i piatti di pesce cosiddetto povero o mediterraneo letteralmente andati a ruba che hanno deliziato i palati dei tantissimi accorsi numerosi dall’intero territorio per l’evento, insieme ai vini arbëreshë protagonisti della fortunatissima XIII edizione del Concorso svoltosi nelle scorse settimane sempre a VACCARIZZO.