Un ponte tra la Calabria e il mondo dell’arte internazionale, per consentire all’occhio dello spettatore di guardare al di là dei confini fisici di una galleria. Ad erigerlo è l’associazione culturale rendese DiffèrArt, che il prossimo 13 gennaio alle 18.30 aprirà i battenti del suo nuovo spazio espositivo in Via Busento con il vernissage “Le forme concrete dell’invisibile”, dedicato all’opera del noto pittore, scultore, critico d’arte e religioso Tito Amodei. La mostra, curata da Sandra Leone, studiosa di psicanalisi critica, e realizzata in collaborazione con Sala 1, Centro Internazionale di Arte contemporanea di Roma e la Fondazione Tito Amodei, prevede l’installazione di dieci disegni a pastello ad opera del maestro appartenenti al periodo “Spazio-Forma” della sua produzione, oltre ad una scultura in legno, e la proiezione della docu-intervista all’autore realizzata da Carolina Ielardi. I lavori di Amodei fruibili nel corso dell’esposizione sono accomunati dal raffigurare oggetti che non possiedono alcun significato di per sé, né il relazione ad altri, ma il cui senso deriva dall’uso: come mossi da congegni simili a quinte teatrali, essi rivelano una tautologia visiva capace di far vibrare le corde più profonde dell’animo del visitatore. «Siamo ormai nell’era del relativismo assoluto dell’uomo, – spiega la dott.ssa Leone – ciò che auspico è che questo evento davvero unico per l’area urbana di Rende possa stimolare un ritorno alla materialità, all’origine, il recupero di un “saper fare” da parte di ognuno». Non solo, «si tratta di opere in grado di regalare a chi le guarda un senso di pace e serenità interiore». Su questa scia, tante saranno le iniziative targate DiffèrArt che succederanno al focus su Amodei: in programma per i prossimi mesi, un progetto di video-zoom in collaborazione con l’Unical, un incontro con la disegnatrice digitale Daria Petrilli e un laboratorio a cura dell’artista spagnola Paloma Rodera. Inoltre, l’apertura di gallerie virtuali, volta a promuovere l’interattività ed incentivare la partecipazione di un numero sempre maggiore di utenti, coabiterà con tipologie più classiche di allestimento, in modo da favorire la connivenza dei linguaggi moderno e classico, in uno spazio originale e innovativo che possa inserire a pieno titolo anche la nostra regione all’interno del dibattito artistico-culturale contemporaneo.
La mostra dedicata al maestro Amodei resterà aperta fino al prossimo 2 marzo e sarà visitabile dal martedì al sabato dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30.
Maggiori informazioni sono disponibili al sito www.differart.it