Il Parco Nazionale della Sila verso il più alto riconoscimento dell’Unesco

Il Consiglio direttivo della Commissione Nazionale Unesco ha deliberato che il Parco Nazionale della Sila potrà candidarsi a  Patrimonio Mondiale dell’Umanità «per criteri naturali».

Un riconoscimento che arriva dopo poco più di tre anni dall’inserimento dell’importante area protetta nella Tentative list” nazionale, un elenco riconosciuto dalla prestigiosa organizzazione delle Nazioni Unite, in cui vengono inseriti i siti che gli Stati proponenti considerano di particolare valore e, pertanto, candidabili per il successivo inserimento nella prestigiosa ed esclusiva “World Heritage List” dell’Unesco.

Un traguardo che si aggiunge a quello conseguito nel giugno del 2014, quando il Parco è stato ufficialmente fregiato del titolo di “Decima Riserva della Biosfera italiana”, ottenendo il riconoscimento MaB (Man and Biosphere) dell’Unesco.

«Siamo di fronte ad una grande notizia, che conferma lo straordinario valore delle risorse naturalistiche e paesaggistiche dell’altopiano silano, ora formalmente riconosciuto – ha sottolineato il commissario straordinario dell’Ente Parco, Sonia Ferrari -. Questa candidatura è un momento importante del processo di promozione e di rilancio del Parco che abbiamo intrapreso da tempo in rete con le istituzioni e gli stakeholders del territorio e che sta iniziando a dare buoni risultati in termini di notorietà, immagine e presenze turistiche nel Parco».

L’area protetta del Parco Nazionale della Sila si estende per circa 74.000 ettari, in un territorio prevalentemente montano, ricoperto per l’80% da foreste, boschi e prati con una straordinaria biodiversità. Diviso in tre macro-aree – la Sila Grande, la Sila Piccola e la Sila Greca vi ricadono ben 21 comuni, appartenenti a 3 province diverse (Cosenza, Catanzaro e Crotone).

Le riserve naturali biogenetiche sono nove e, fra queste, degne di nota sono 2: “I Giganti della Sila” (che ospita 53 colossali alberi di pino laricio con oltre 500 anni di età e 5 aceri montani della stessa epoca) e la Riserva “Golia-Corvo”, area di diffusione e ambientamento di cervi. Fanno parte della tipica fauna del Parco: il lupo appenninico – simbolo del Parco – il capriolo, il cervo- di recente reintroduzione- il cinghiale, la lepre, la volpe, il gatto selvatico, lo scoiattolo nero, caratteristico della Sila, il gufo reale, la poiana, i picchi .

Il Parco è il luogo ideale in cui rilassarsi, passeggiando a cavallo, pedalando in mountain bikes, percorrendo itinerari a piedi, dedicandosi alla fotografia naturalistica. Durante i meravigliosi inverni imbiancati è possibile dedicarsi agli sport da neve; fare, inoltre, traversate di sleddog sull’altopiano e praticare canottaggio sui meravigliosi laghi silani. Molte altre attività sportive sono praticabili: ciaspolate, trekking, vela, torrentismo, canyoning, tiro con l’arco, bird e animal watching, equitazione.

Non mancano aree specializzate nell’educazione ambientale, veri e propri “Musei Verdi” posti in ampi scenari naturali. Parliamo innanzitutto del Centro Visita Cupone, situato nella Sila Grande, in provincia di Cosenza. Un centro di educazione ambientale con sentieri naturalistici, osservatori faunistici, museo, giardino geologico ed un orto botanico accessibile ai non vedenti con pannelli e file audio mp3 esplicativi delle varie essenze. C’è poi il Centro Visita “Antonio Garcea, situato nella Sila Piccola a pochi chilometri da Villaggio Mancuso, in provincia di Catanzaro, che costituisce il fulcro dell’attività di promozione, informazione ed accoglienza per i visitatori della Sila. Diverse sono anche le strutture museali aperte al pubblico: il Museo dell’Olio e della Civiltà Contadina (Zagarise, CZ); il Museo dell’Artigianato Tessile  e della Difesa del Suolo (Longobucco, CS);il Museo della Civiltà Agro – Silvo – Pastorale e delle Tradizioni (Albi, CZ); il Museo dell’acqua e dell’energia(Cotronei, Kr); il Museo della Biodiversità, presso il Centro Visitatori Cupone. A questi vanno aggiunti i Musei Tematici, Multimediali ed Interattivi “Le Foreste della Sila” e “Le Foreste e  l’Uomo”  – Centro Visite “Antonio Garcea” (CZ).

Per il 2016, l’area protetta della Sila, insieme ad altri siti e luoghi della Calabria, come la Riviera dei cedri, è una delle mete consigliate della Rough Guides.