Dopo aver vinto il 29 maggio la finale locale del concorso, Cascina di Fiore si è confrontata con gli altri 4 vincitori provenienti dalle altre riserve, “Appennino Tosco Emiliano”, “Delta del Po, “Alpi Ledrensi e Judicaria”,e “Isole di Toscana”. Un’occasione importante, per valorizzare la Riserva della Biosfera UNESCO Mab “Sila”, raccontare e valorizzare i prodotti e conoscere altre buone pratiche con cui, in momenti come questi, è fondamentale confrontarsi.
Alma, nella sua splendida location piena di storia e vissuto storico, ha accolto gli chef e i ristoratori che hanno preparato nelle cucine i loro piatti, presentati poi alle 2 giurie presenti: la giuria tecnica, composta da docenti Alma e membri del comitato scientifico, dai rappresentanti degli Istituti provenienti dalle riserve, tra i quali il dirigente scolastico dell’I.I.S. Mancini – Tommasi di Cosenza, Graziella Cammalleri; e la giuria MAB composta da giornalisti e rappresentanti per ogni Riserva.
Per la Riserva della Sila, erano presenti il Responsabile del Servizio Amministrativo Contabile dell’Ente Parco Nazionale della Sila, Vincenzo Filippelli e il giornalista, critico enogastronomico Gianfranco Manfredi.
“Un ricordo, un detto popolare e un obiettivo”, così ha voluto presentare il piatto in concorso, che ha ricevuto ben due premi, Antonello Alessio di Cascina di Fiore. Un ricordo di infanzia, per il pane con olio e zucchero che accompagnava i pomeriggi con le merende preparate dalle nonne. Il detto popolare “sotto la neve il pane, sotto la pioggia fame” raffigura la saggezza di chi viveva la vera vita contadina. E la terza parola chiave, un obiettivo chiaro: la semplicità nella presentazione e nell’esecuzione, mettendo insieme innovazione e tradizione.
A rappresentare il territorio calabrese, inoltre, è intervenuto Pietro Tarasi, presidente del Consorzio di tutela della patata della Sila Igp, che nel rivolgersi alle due giurie ha confermato che esperienze come questa possano accrescere e valorizzare non solo il territorio della Sila, ma tutta la Calabria nel lavoro di promozione del territorio e dei prodotti che la caratterizzano.
A conclusione della giornata, prima della premiazione finale, un giro di saluti istituzionali partendo da Andrea Sinigaglia, direttore generale Alma che ha voluto ringraziare i ristoratori presenti e i rappresentanti di tutte le Riserve Biosfere i quali hanno tutti espresso entusiasmo per la partecipazione così attiva e motivata, soprattutto per il clima creatosi nella cucina tra i vari chef e per lo scambio di conoscenze e competenze che è avvenuto tra di loro.
Il primo premio, vinto dalla Riserva di Biosfera “Isole di Toscana” con il ristorante Elba Magna con la composizione “Tra sacro e profano”, è stato consegnato nelle mani dello chef alla presenza del Presidente della Riserva di Biosfera, nonché di Federparchi, Giampiero Sammuri.
Un’altra importante iniziativa supportata e seguita con attenzione e dedizione dall’Ente Parco della Sila che ha accompagnato in questi mesi i ristoratori della Riserva partecipanti al concorso, fiero del risultato ottenuto dagli operatori e dai produttori del territorio.