Il clou della giornata sarà la performance serale di Giancarlo Bloise, attore – narratore dello spettacolo “Cucinar Ramingo” che ha vinto il Premio Dante Cappelletti 2012. Un vero inno all’arte della cucina, al saper fare con le mani e al lavoro artigianale. Un viaggio. Un racconto. Una ricetta. Un modo di fare. Una cucina che sorge a poco a poco dove gli oggetti contenitori – piccole camere delle meraviglie vaganti – supportano l’azione pratica e ne custodiscono gli strumenti dell’opera tutta: fuochi, coltelli, pentole, scritti, padelle, miti, taglieri, musica, alimenti, idee, ricette e mestieri. Nel panorama immaginifico/storico che “Cucinar Ramingo” evoca, attraverso gesti di cucina e tecniche della trasformazione del cibo, le arti si mescolano nel divenir teatro. L’azione fonde percezioni di sensi distinti, mirando giocosamente al ventre. Sfrigolii, cottura, sibilo del fuoco, tagli, divengono colonna sonora che accompagna tutte le stagioni di un cuoco. Esperienza sensoriale oltre che fabulativa, “Cucinar Ramingo” è raccomandato a quanti, nello spettacolo dal vivo, amano l’appello ai sensi.
Proprio Bloise, insieme a Daniela Morrone, chef patissier presso la Locanda di Alia, moderati dalla giornalista e antropologa Rosanna D’Agostino, saranno i protagonisti della tavola rotonda pomeridiana, in programma al Protoconvento Francescano a partire dalle ore 18.00, sul tema “Cibo: nutrimento per il corpo e per lo spirito” che offrirà un focus (parlato e degustativo)sul cedro, il frutto sacro per gli Ebrei che proprio in questo periodo affollano la riviera dei cedri per la scelta dei frutti migliori da portare in Terra Santa per le sacre liturgie.
In serata invece una degustazione su di un piatto tipico della cucina ebraica verrà offerto da Capricci & Buffet. In mattinata è sempre possibile – in compagnia della guida del Parco Nazionale del Pollino, Gaetano Sangineti – andare alla scoperta della “guidecca” il quartiere storico abitato dagli ebrei nel centro antico della città di Castrovillari e far visita alla mostra, curata da Mena Filpo, allestita nella sala 8 del Protoconvento Francescano, che propone un contatto diretto con “simboli ed oggetti ebraici” e alle sale del Museo Archeologico di Castrovillari aperte per l’occasione grazie alla sinergia con l’associazione castrovillarese.