Filippo è il più giovane tra i fotografi dello Studio di famiglia, fondato da Silvio Tommasoli a Recoaro nel 1902. Frequentato sin dai primi anni di attività da poeti, pittori e umanisti, tra cui Barbarani, Callegari e Boccioni, lo Studio viene trasferito a Verona nel 1906. I figli Filippo e Fausto, che lo diressero dagli anni ’30 agli anni ’70, trovarono importanti punti di contatto con il mondo del cinema hollywoodiano, con il mondo della musica e con quello dell’arte, lo Studio fu infatti frequentato da poeti, musicisti, cantanti e artisti, tra cui Carlo Carrà, Lucio Fontana, Giacomo Manzù, Arturo Benedetti Michelangeli, Maria Callas. Dagli anni ’70 è alla direzione Sirio Tommasoli che, insieme alla moglie Alessandra, porta avanti la tradizione di grande professionalità e competenza ormai caratteristica dello Studio, con uno sguardo anche al mondo della pubblicità e della comunicazione.
Da diversi anni, prosegue la tradizione dello studio proprio la quarta generazione di famiglia rappresentata da Filippo, figlio di Sirio e Alessandra, che, sul solco dell’esperienza acquisita dalla formazione nello Studio familiare, ha allargato l’offerta creando una start up di storytelling visuale, Tommasoli Visual Factory, basata sul video making.
Da più di cento anni, dunque, lo Studio Tommasoli di Verona è punto di riferimento per la fotografia italiana e internazionale: quattro generazioni di grande fotografia d’autore.
Filippo Tommasoli seguirà le attività della Residenza fino alla serata di finissage, che si terrà il giorno 27 ottobre, durante la quale gli artisti, in compagnia e con il supporto dell’Associazione Culturale I Martedì Critici, presenteranno le loro opere ai cittadini e ai visitatori e al sindaco Mario Occhiuto, donando alla città di Cosenza, com’è consuetudine, i lavori eseguiti per il futuro Museo di Arte Contemporanea (in allestimento nel complesso monumentale di san Domenico), contribuendo ad accrescere la sua già ricca collezione.