Lo storytelling che si manifesta attraverso frame e fotogrammi di produzioni audiovisive come gli spot pubblicitari o i videoclip musicali rappresentano sicuramente uno di quegli strumenti da sostenere.
Segue questo metodo e questa visione – sottolinea il Sindaco Giovanni Macrì – anche il progetto condiviso con l’associazione culturale artistica vibonese Etno Pathos, gruppo di musica popolare calabrese, etnica e tradizionale che ha dedicato al Principato il suo nuovo brano: Trupìa.
L’arte e la musica in particolare – aggiunge il Primo Cittadino – possono svolgere un effetto moltiplicatore rispetto alla consapevolezza e alla reputazione turistica di un territorio. Al filone delle radici identitarie si agganciano oggi produzioni cinematografiche e musicali che nate sulla valorizzazione dell’identità dei territori sono oggi apprezzate in Italia e nel mondo, diventando esse stesse strumento formidabile di marketing territoriale; tra i tanti esempi – conclude Macrì ringraziando il gruppo Etno Pathos – come non citare quanto accaduto ancora una volta nella vicina Puglia nella quale, tra produzioni cinematografiche fortemente identitarie divenute cult nazionali (penso alle pellicole con Zalone) e gruppi musicali nati e caratterizzati dalle radici locali (penso ai Boomdabash ed ai Sud Sound System), il complessivo patrimonio ereditato da quella terra è divenuta la principale piattaforma di attrazione del brand di quella regione su scala internazionale.
Girato tra i vicoli e le piazze del borgo, il videoclip vedrà protagonisti proprio i cittadini el Principato. I partecipanti/attori verranno selezionati nel mese di aprile. L’uscita del progetto culturale è in programma per fine maggio.
Scritto in dialetto calabrese e composto da Maurizio Pantano, Trupìa, viene raccontata attraverso gli occhi di un ragazzo che, di ritorno nella sua terra natale, la riscopre sempre più bella e affascinante, ritrovando i luoghi della sua infanzia e la gente che aveva lasciato. È un encomio alla Gente di Tropea che ha scelto di onorare la propria terra d’origine e di non abbandonarla, investendo le proprie energie per costruirsi un futuro dignitoso.
Gli Etno Pathos fanno musica e raccontano la storia di questa terra nelle loro canzoni dal ritmi tipicamente mediterranei da circa nove anni: era il 2014 quando dall’incontro di un gruppo di amici musicisti è nata una realtà che è andata via via solidificandosi. Nel 2017 la costituzione in associazione socio-culturale e musicale, nello stesso anno l’uscita del primo album Io restu cca e poi nel 2019 il secondo Paisi chi vai. Dopo la pausa dovuta all’emergenza, gli Etno Pathos hanno ripreso la propria attività con il terzo lavoro discografico. L’uscita è prevista per il 2024 e conterrà anche il brano Trupìa.