A Saracena nasce una biblioteca di scambio

yescalabria_barbara_forte_01-minSi chiama “Il Fiore di Aria”, un’associazione culturale e una biblioteca di scambio. Un’idea di Barbara Forte, giovane professionista di Saracena (CS), che finalmente diventa realtà. Il taglio del nastro ci sarà il prossimo 6 maggio. Alle 17,30 appuntamento alla sede dell’Associazione, situata nella centralissima Via Carlo Pisacane, tra il Municipio e la Chiesa intitolata a San Leone, patrono del piccolo borgo del Pollino. Poi tutti al Salone del Consiglio Comunale nel Palazzo Municipale, dove verrà presentato il progetto alla presenza di importanti ospiti. Dopo la relazione di Barbara Forte, che del sodalizio è presidente, si alterneranno al microfono Vincenzo Tamburi, Sindaco di San Basile e Consigliere della Provincia di Cosenza, la traduttrice e fondatrice di una casa editrice in Argentina (“Le Pecore Nere Editorial”) Maria Pina Iannuzzi, il Prof. Attilio Vaccaro, docente di storia medievale dell’Università della Calabria. Quest’ultimo terrà una breve relazione su aspetti di storia del Comune di Saracena, dal medioevo all’età moderna. Il dibattito sarà moderato dal giornalista e consulente del Comune di Castrovillari per la biblioteca civica “U. Caldora” Antonello Fazio.

«L’Associazione – spiega la presidente Forte – ha lo scopo contribuire a rianimare culturalmente la comunità, promuovendo iniziative di confronto culturale, di ricreazione e tempo libero, turistiche, di difesa dell’ambiente e di valorizzazione paesaggistica e dei beni culturali, ma anche azioni educative e di formazione in svariati settori della vita sociale e culturale. Siamo un’associazione tutta al femminile, che non è un aspetto secondario.»

«Insomma, ci siamo dati degli obiettivi culturali e sociali ambiziosi, vogliamo contribuire – è il suo auspicio – a rendere la vita di una piccola comunità come la nostra più solidale, creare le condizioni per la realizzazione e l’appagamento del bisogno di socialità e scambio di saperi ed esperienze. Quella della libreria di scambio, poi, è un’esperienza già testata in alcune importanti città italiane, come Bologna e Trieste. Speriamo che anche a Saracena possa trovare apprezzamento ed essere visitata, vissuta, utilizzata».

«Ci auguriamo –  conclude – che l’evento sia il più partecipato possibile, che nuovi apporti giungano al nostro progetto. Quando nasce un luogo di confronto e di cultura è sempre un evento per tutta la comunità, un segnale di crescita e di civiltà».