“Tracciolino”: tra terra, cielo e mare

Il “Tracciolino” è un percorso che tiene metaforicamente in sospeso tra terra, cielo e mare chi è disposto ad avventurarsi ed esplorare. Siamo a Palmi, in provincia di Reggio Calabria, ma di fatto avviandosi dal centro cittadino verso la mulattiera che “taglia” il monte Sant’Elia dalla parte settentrionale dell’altura, ci si inoltra sempre di più in un posto magico.

Con gli occhi si può “agguantare” un panorama eccezionale, che va da Capo Vaticano alla Costa Viola; ad ogni passo, si possono ammirare le calette sottostanti: spiagge inframmezzate tra le rocce della costa, e il mare pare così spaventosamente vicino. Anche se la distanza di altezza è di oltre 400 metri. Ma da tale altezza è possibile ammirare luoghi altrimenti visibili e fruibili solo via mare.

Basta alzare gli occhi e trovarsi di fronte ad un altro eccezionale spettacolo: il profilo delle isole Eolie e quello dello Stromboli, ancor più suggestivo se il vulcano sta “fumando”. La vista dello stretto di Messina assume un valore ancor più affascinante perché incastonato in un contesto sentiero che ne valorizza la tipicità. Non si è affacciati ad un belvedere ma si percorre un tracciato che va’ via via restringendosi e permettendo di far passare una sola persona per volta. È anche questo uno dei motivi per cui il “Tracciolino” è meta ambita da appassionati di trekking non solo dalla Calabria e dall’Italia ma è comune l’interesse di escursionisti provenienti da altri paesi europei.

Per tanti anni lungo questo territorio impervio si coltivavano vitigni a terrazzamento, come avviene tuttora in alcune zone della costa di Bagnara Calabra, a pochi chilometri dal percorso palmese del “Traccionlino”. È per altro già avviato un progetto denominato “Dorsale Verde” che intende collegare i Comuni di Palmi, Seminara e Bagnara, creando un itinerario unico.

L’attuale percorso del “Tracciolino” si inerpica e costeggia il monte Sant’Elia fino ai Piani della Corona, che rientra nel comune di Barritteri.