In molti lo hanno soprannominato la “Provenza” calabrese e, in effetti, la ricorda moltissimo: il Parco della Lavanda, unico in Calabria, sorge nei pressi di Campotenese, nel Parco Nazionale del Pollino, ad un’altezza di circa 1100 metri sul mare, ed è tra le mete più gettonate di quest’anno di turisti, scolaresche, visitatori di passaggio e curiosi.
Sempre più persone, infatti, scelgono i campi tinti di lilla al confine calabro-lucano per concedersi un’escursione dal sapore bucolico in mezzo alla natura e saperne di più su una pianta dai mille impieghi e qualità benefiche rinomate.L’idea di dar vita a un progetto di coltivazione della lavanda risale al 2007, quando i coniugi Rocco si accorsero – grazie alla collaborazione dell’Istituto di Biometeorologia IBIMET del CNR di Bologna – della presenza sul territorio della lavanda vera (nome scientifico “lavanda angustifolia”), che cresce in maniera spontanea nell’area del Pollino a un’altitudine compresa tra i 900 e 1700 metri. A seguito di una ricerca eseguita sul territorio emerse inoltre che, intorno alla metà del secolo scorso, la pianta di lavanda rappresentava una eccezionale fonte di reddito per le popolazioni locali: essa veniva raccolta per poi essere in parte cotta e distillata, in parte venduta all’industria farmaceutica “Carlo Erba” di Genova; con la successiva opera di rimboschimento, però, gran parte delle piante di lavanda scomparvero. Da qui l’intuizione della famiglia Rocco di selezionare e isolare tre ecotipi diversi e di moltiplicarli in vitro, ottenendo nuove piantine che conservano intatte tutte le caratteristiche genetiche e fitosanitarie degli esemplari originari, e alle quali è stato dato il nome di loricanda, ottenuto dalla crasi tra le parole “lavanda” e “loricato” proprio per rimarcarne il legame identitario con la terra madre (il pino loricato, com’è noto, è il simbolo del Parco del Pollino).
Ad oggi, la tenuta Rocco comprende al suo interno anche un giardino tematico, il Giardino delle Lavande, fortemente voluto al fine di tutelare una coltura ormai rara e diffondere il più possibile la conoscenza delle diverse varietà tra le oltre 50 che vi sono coltivate, perseguendo dunque uno scopo non soltanto ricreativo ma anche didattico. Durante il tour guidato all’interno del parco, è possibile assistere alla preparazione di vari prodotti ricavati dalla lavanda e acquistarli: oli lenitivi e antimicotitici, saponi naturali, candele profumate, deodoranti per l’ambiente e tisane. Insomma, un’avventura esperienziale a tutto tondo davvero da non perdere.
Per prenotare una visita al Parco della Lavanda, consultare il sito www.parcodellalavanda.it o contattare la pagina Facebook “Parco della lavanda”