La magia della musica barocca tra le note di “Armonia Antiqua”

armonia antiqua

Riscoprire la magia di certi suoni e le tecniche di strumenti ormai diventati desueti riproponendo la prassi che si usava nelle orchestre di epoca barocca.

Con questo scopo il Maestro Luca Campana, tre anni fa, ha costituito la sua “Armonia Antiqua”. Una ensemble barocca, appunto, che consta di 13 elementi, più una cantante ed un soprano. L’unica orchestra con queste caratteristiche della Calabria e sicuramente una realtà tra pochissime altre del resto d’Italia.

«Il nostro obiettivo è quello di riscoprire il piacere del periodo barocco e lo facciamo eseguendo le musiche di quel periodo con l’utilizzo di strumenti di epoca barocca o che vengono realizzati come si usava nel ‘700» ha spiegato Campana, il quale poi aggiunge «Oggi la musica è diversa, perché l’evoluzione degli strumenti, così come l’introduzione di nuove tecnologie per fare musiche, ha cambiato anche la capacità del nostro orecchio di approcciarsi ai suoni, ecco da cosa nasce la nostro esigenza di andare un po’ indietro nel tempo».

In un’epoca in cui gli uomini sono tartassati dai suoni, isolarsi dal contesto e immergersi in un’atmosfera non comune regala emozioni inaspettate. A garantirlo non è soltanto il Mestra Campana ma anche il successo che questa orchestra sta ottenendo.

«I nostri elementi sono quasi tutti crotonesi – ha spiegato – ma ci sono anche persone che vengono da più lontano, ma fino ad ora abbiamo cercato soprattutto di allargare il nostro raggio di azione andando a suonare in tutto il Sud Italia. Faremo un concerto a Monopoli a dicembre, saremo anche a Roma, anche se ancora non conosciamo con certezza la data. Ma sono diversi già i concerti in programmazione da qui al prossimo mese di marzo».

Il maestra Campana ha raccontato che lavorare alla creazione di questo progetto non è mai stato facile, sia per la difficoltà di mettere comunque insieme un gruppo di persone che avessero come fine ultimo solo quello di diffondere la passione per la musica, ma soprattutto questa orchestra è stato il passo finale di un lungo studio che Luca ha fatto attraverso il suo studio approfondito del clavicembalo. Studio che lo ha portato ad apprezzare questo strumento, ancora di più rispetto al pianoforte, il primo “amore” del Maestro.