Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria riapre al pubblico

Grande festa per la città di Reggio Calabria che si riappropria di uno dei suoi beni culturali più preziosi. Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria ha, infatti, aperto al pubblico dopo un decennale lavoro di restauro.
Per celebrare questo straordinario momento sono intervenute le più importanti cariche istituzionali.
A dare il benvenuto a tutti i visitatori è il direttore del Museo Carmelo Malacrino che racconta l’emozione di poter finalmente aprire le porte di questo luogo simbolo, dopo anni di chiusura.
Un atto dovuto nei confronti della città di Reggio Calabria, della regione e di tutti gli italiani. Un luogo strategico che vogliamo inaugurare in un percorso che immaginiamo possa trasportare tutti noi e i visitatori dentro la storia“. Sono le prime parole che il direttore rivolge ai presenti alla cerimonia di inaugurazione.
Efficiente, accogliente, sicuro. È questa la nuova immagine del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.
Oggi parte per noi una sfida: una Calabria positiva che vuole raccontare e che non vuole più aspettare“. Conclude così il Direttore del Museo lasciando spazio al sindaco della città in riva allo stretto Giuseppe Falcomatà che, rivolgendosi al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, racconta dei recenti ritrovamenti archeologici in Piazza Garibaldi: “scavando soltanto tre metri abbiamo trovato un basamento. Ma non basta perché dobbiamo lottare per custodire tanta bellezza e per conservare ciò che madre natura ci ha dato“. Ed infine il Sindaco ringrazia il Presidente per aver scelto Reggio Calabria come prima Città Metropolitana a firmare il patto per il Sud che prevede lo stanziamento di fondi per opere infrastrutturali. Oggi è una giornata storica, di festa e di orgoglio per la nostra città. Siamo la Città Metropolitana che meglio custodisce la millenaria tradizione magno-greca. Dobbiamo saper coniugare questa ricchezza con un’idea condivisa di sviluppo che farà di Reggio Calabria una delle Capitali del Mediterraneo”, conclude il primo cittadino.
Una grande opportunità per la città in riva allo stretto e per la Calabria se pensiamo che soltanto il 15% del turismo internazionale viaggia da Roma in giù. “Per questo motivo investire nella cultura è una sfida per tutto il meridione e per l’Italia tutta”, aggiunge il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini.
E partendo da questi dati sul turismo internazionale, il premier Renzi conclude la cerimonia con un monito: “oggi è un giorno di festa ma da domani la Calabria deve correre di più. È davvero impensabile che di fronte a cotanta bellezza siamo sotto i 200 mila visitatori l’anno“.
E di bellezza all’interno del Museo ce n’è davvero tanta: un percorso di visita costituito da oltre 200 vetrine che raccontano, in quattro piani di struttura di 11mila mq progettati dall’architetto Paolo Desideri, la storia dell’antichità calabrese dal Paleolitico alla tarda età romana. A fare compagnia ai Bronzi di Riace ci sono innumerevoli reperti, molti dei quali inediti, tra cui un suggestivo mosaico con scena di palestra risalente al II -III secolo a.C e ritrovato sotto Palazzo Guarna, sul lungomare di Reggio Calabria.
Fino a domani 1 maggio l’ingresso sarà gratuito. A partire da lunedì 2 maggio tutti i visitatori potranno visitarlo al costo di 8 euro.