Un approccio fresco, immediato, semplicemente smart. Si presenta così Deli (deli.global), la nuova guida per i cittadini del mondo, online dallo scorso weekend, che customizza l’esperienza del viaggio grazie alle scelte personali dell’utente. Come? Attraverso un test fatto di sei semplicissime domande, quali il sesso, o magari chiedendo quale tipo di calzatura meglio ci rappresenta o il drink preferito. Il sistema elabora un algoritmo della personalità e accede a un selezionatissimo database, creando l’esperienza perfetta da vivere nella città scelta. Le città proposte sono dieci, nove europee alle quali si aggiunge Tel Aviv. Testata personalmente su Roma, il risultato è stato davvero impressionante per la sua precisione.
Deli è composto da un piccolo team cosmopolita under 30, con background totalmente differente e dove ognuno rappresenta una città o una nazione. La country manager per l’Italia, nonché co-responsabile per le pubbliche relazioni e social media, è la reggina Gaia Geraci. Cittadina del mondo praticamente da sempre, Gaia ci racconta la genesi di questa nuova guida.
“Deli nasce non molto tempo fa da un’idea di Anna Kolk, una ragazza russa, esperta in comunicazione, che ha vissuto molti anni ad Amsterdam e per questo motivo ha deciso di testare su questa città l’esperimento pilota del sito. Il successo ottenuto ha ovviamente incoraggiato la possibilità di andare avanti con il progetto”. Internet e i social network sono l’humus di Deli e il punto d’incontro con un’altra protagonista, Olivia Köhler, che insieme a Gaia Geraci crea una triangolazione fra differenti nazioni, se non addirittura continenti, che ha come scopo quella di creare una guida differente, giovane, per tutti i viaggiatori. Aggiunge Gaia “Deli è lo strumento ideale per tutti gli escapists che intendono scoprire nel migliore dei modi possibile una città nuova da visitare, o quella in cui già vivono, senza perdersi in estenuanti ricerche sul web o rimanendo intrappolati nei soliti posti o nello stesso quartiere”. Gaia Geraci ha curato il database della Capitale e supervisionato quello di Milano e Parigi, “la sfida -aggiunge- è stata quella di selezionare, a Roma, luoghi che non fossero mainstream ma che allo stesso tempo fossero coerenti con lo spirito di questa città, tenendo sempre presente che i gusti son gusti e che quel che può piacere a me non necessariamente deve piacere agli altri. Si va quindi dal ristorante ricercatissimo, alla libreria di nicchia, al jazz club passando dal classico pub o la discoteca. L’unico filtro che non preclude la possibilità di scoprire ciò che non ci somiglia è il test al quale si viene sottoposti accedendo al sito”. Non esiste quindi un utente specifico per Deli, se non il cittadino del mondo: lo scopo del sito è quello di soddisfare i gusti del viaggiatore o dell’abitante di una delle dieci città presenti sul sito stesso, con delle proposte imperdibili. “L’algoritmo che elabora la proposta di Deli è il fulcro del sito stesso. È il frutto di studi e ricerche estensive sulla personalità e il comportamento che il team ha condotto prima che tutto avesse inizio.”
La piattaforma crea una possibilità di esperienza tenendo conto dei gusti personali ma sempre in linea con il carattere della città scelta perché, aggiunge Gaia, “non avrebbe molto senso andare al fast food a Parigi. Questo non ci ha però impedito di inserire nel database qualche grande catena come ad esempio Starbucks, ma si tratta di luoghi particolari e in determinate zone, punti vendita che non sono stati esclusi del tutto poiché assenti in alcune nazioni.” Va da sé che questo aspetto conferisce loro un certo appeal. È previsto il lancio di un’app? “Sì, ci stiamo già lavorando poiché vorremmo diventare lo strumento imprescindibile per ogni viaggiatore.”
Che stiate programmando una vacanza o voleste semplicemente scoprire nuovi luoghi nella vostra città, il consiglio è quello di mettere da parte le recensioni degli sconosciuti e affidarvi ai consigli tailor made di Deli.