(RC) Gallico-Gambarie completata nel 2023

Foto di Francesco Romeo

Grande impatto trasportistico e positive ricadute geologiche per questa arteria fra mari e monti, oggi in avanzato stato di costruzione.

Foto di Francesco Romeo

Una storia quasi ventennale quella della Gallico-Gambarie, che si allinea ai 16,6 anni necessari come dato medio in Italia, per costruire arterie di questo tipo.
Il primo tratto, quello che conduce dalla rotatoria di Gallico a Mulini di Calanna, fu iniziato nel 2005.

La “GaGa” prende sempre più forma ed è giunta finalmente all’86 % di avanzamento.
Il cantiere è da tempo operativo per l’intera superficie, incluso il tratto aggiuntivo offerto dall’ATI capeggiata da AVR S.p.A., che con gli ultimi 600 metri di sviluppo verso Gambarie, connette la località “Ciarro” (comune di Sant’Alessio d’Aspromonte) al bivio di Podargoni (fra Santo Sfefano e Reggio Calabria), eludendo alcuni tratti molto tortuosi.

Foto di Francesco Romeo

Quest’ ultimo transitorio era rimasto a lungo fermo per il mancato completamento della bonifica di taluni potenziali ordigni, tutti di origine bellica.

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Le principali opere d’arte dell’intero terzo lotto sono quasi del tutto ultimate, come ad esempio i viadotti San Giorgio, San Francesco, Santo Stefano e soprattutto il Sant’Alessio, che con la sua lunghezza di oltre 1.100 metri costituisce uno dei più estesi scavalcamenti in quota calabresi. La GaGa presenta ad oggi due aree di attività principali: la prima in località “Mulini” di Calanna ove è in costruzione la grande rotatoria aerea su viadotto in acciaio ed in prossimità di questa il Viadotto Santa Maria e le operazioni di assemblaggio dei conci della rotatoria “Mulini”. La seconda si addensa invece nel tratto finale verso Gambarie, dove si avanza spediti con la definizione delle pile di altri due viadotti , con lo sbancamento delle paratie a sostegno del versante ed a protezione del manto stradale e con le paratie costituite da oltre 300 pali di grande diametro, interrati ed essi già ultimati.

Foto di Francesco Romeo

Nel resto del tracciato permangono alcune complessità circa la regimazione del flusso della fiumara Gallico e per tale motivo è in ultimazione la strutturata briglia a protezione del tracciato, che finirà per migliorare il complicato contesto idrogeologico locale.

Foto di Francesco Romeo

La costruzione della Gallico-Gambarie III lotto, con i suoi 65 milioni di Euro di investimento, rappresenta oggi per grandezza il secondo cantiere stradale in Calabria, dopo il Megalotto 3 della SS.106. Si tratta di un’ infrastruttura di penetrazione a partire dalla dorsale A2 del Mediterraneo (svincolo di Gallico) verso la località turistica di Gambarie e quindi del Parco Nazionale dell’Aspromonte, a cui conferirà nuovo slancio.

I primi due lotti realizzati da ANAS di 10,79 km coprono la parte iniziale del tracciato e sono aperti al traffico da molti anni mentre in prosecuzione verso Gambarie il terzo lotto è il più arduo dal punto di vista progettuale e costruttivo, perché con la sua lunghezza complessiva di m 5.660 permette di superare un ulteriore dislivello di 320 metri, arrampicandosi con una pronunciata ma accettabile pendenza media del 5.65%. Tutti i manufatti sono stati realizzati applicando le più avanzate tecnologie disponibili in termini di contrasto ai potenti sismi, più volte espressi nella storia da questo territorio.

Entro la fine del 2023 dunque, la Gallico-Gambarie conoscerà finalmente la sua totale apertura al traffico veicolare, consentendo un tempo di percorrenza dimezzato rispetto alla strada statale esistente.