C’è un tesoro nascosto tra la vegetazione del Pollino, in mezzo alle radici delle querce e dei tigli: è il tartufo, alimento pregiato e di altissima qualità, che cresce copioso nelle aree adiacenti ai comuni di Laino Borgo, Mormanno, Saracena, Frascineto, Morano Calabro e Castrovillari. Di questo fungo si sa poco o nulla, non si conosce la sua storia né si ha piena consapevolezza delle potenzialità economiche e delle ricadute positive sul mercato locale che deriverebbero da una sua più ampia valorizzazione. Per questo motivo il Comune di Castrovillari, nell’ambito dell’Expo 2018, ha organizzato nella giornata di sabato 30 giugno il convegno dal titolo Le specie di tartufo nell’area del Pollino: biodiversità e valorizzazione, cui hanno preso parte esperti e rappresentanti di enti e associazioni del settore. Scopo dell’incontro, promuovere la “tipizzazione” del tartufo del Pollino al fine di favorirne la tracciabilità, in modo da poterlo finalmente identificare col territorio di appartenenza.
È stata inoltre l’occasione per fare il punto sugli esiti raggiunti dall’accordo di collaborazione siglato nel 2013 tra Comune di Castrovillari, Arsac e Cnr volto a finanziare la ricerca sul tartufo del Pollino; in particolare, il dottor Andrea Rubini, ricercatore presso l’Istituto di Bioscienze e Biorisorse di Perugia, ha illustrato i risultati dello studio della diversità genetica in base al dna del fungo, che ha avuto il duplice obiettivo di approfondire le biodiversità presenti sul territorio e la diversità genetica delle specie pregiate del Pollino.
Illuminante la testimonianza dell’imprenditore Enrico Pirro, titolare dell’omonimo pastificio, che da 32 anni investe nella produzione di prodotti a base di tartufo nero di Calabria, dando lavoro a tantissimi giovani laureati, e che ha lanciato l’idea di una sagra a tema “tartufo” da allestire nei prossimi mesi. Il suo è stato un appello alla concretezza rivolto alla classe politica, appello raccolto anche dal presidente dell’Associazione “Tartufi e Tartufai del Pollino” Mario Galima, che ha ribadito la necessità di «diffondere la cultura di questo prodotto, della quale siamo sprovvisti». Salvatore Argentano, presidente dell’Associazione omologa, “Il Tartufo e la sua cultura”, ha svelato con amarezza l’esistenza di un’ “autostrada del tartufo”, ovvero i sentieri della nostra regione lungo i quali appassionati e imprenditori provenienti dal Nord si recano per raccogliere i nostri prodotti e poi rivenderli nelle loro aziende. All’incontro hanno preso parte anche il dottor Giuseppe Milione in rappresentanza dell’Ente Parco del Pollino, il dottor Cesare Anselmi di Slow Food, il presidente della Coldiretti di Castrovillari Antonio Genovese, la dott.ssa Maria Pirrone della Cia Calabria, e l’assessore del Comune di Saracena Francesco Gagliardi. Le conclusioni sono state affidate al consigliere regionale con delega all’Agricoltura Mauro D’Acri, che ha rinnovato l’impegno della Regione a salvaguardare la biodiversità di un territorio estremamente ricco di risorse come quello del Pollino.