Al via la collaborazione tra il Museo e Parco Archeologico di Capo Colonna e il Consorzio Jobel

Svoltasi martedì 1 agosto, la conferenza stampa per presentare il Partenariato Speciale Pubblico Privato del Museo e Parco Archeologico Nazionale di Capo Colonna. Il primo partenariato speciale su beni statali in Calabria e il primo in Italia ad opera della Direzione Regionale Musei, presentato all’interno del museo da Filippo Demma, Direttore Generale Musei di Calabria, Santo Vazzano, Presidente del Consorzio Jobel, Gregorio Aversa, Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Capo Colonna e Marco D’Isanto, membro del tavolo tecnico presso la Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura.

Più di un anno fa è stato presentato il bando per il partenariato pubblico-privato sperimentale sul Parco Archeologico e Museo di Capo Colonna per la presentazione di progetti di valorizzazione tra la Direzione Regionale Musei Calabria e i partner privati che intendessero presentarne domanda. La selezione, piuttosto lunga e abbastanza accurata, è stata istituita da una commissione nazionale di esperti.

Risultato vincente è stato il progetto del Consorzio Jobel, che ha di seguito proceduto ad adeguare l’area per consentire la messa in funzione delle infrastrutture. È stata ripristinata l’area spettacoli del Teatro all’aperto, ora pronto e accessibile al pubblico per ospitare concerti, iniziative culturali e comunitarie, spettacoli di danza, ecc.

Allestito, invece, il punto ristoro; ripulito e risistemato il Giardino di Hera e messo in sicurezza il pergolato.

Si è già esteso un piano di valorizzazione e di co-progettazione comune delle attività proposte.

Attraverso una serie di iniziative, si raggiungerà l’obiettivo di valorizzare appieno questo luogo incontaminato. Verrà valorizzato il servizio di accoglienza, integrato con gli addetti di Jobel, che svolgeranno anche attività di didattica (es.: visite guidate, laboratori didattici, ecc.) rivolte a tutti i target di pubblico (scolaresche e adulti). Dunque, iniziative che approfondiscano tematiche storiche, ambientali, paesaggistiche, collegate al Parco di Capo Colonna e guidate tutte da personale specializzato. Per una migliore accoglienza, inoltre, è stato inaugurato il punto ristoro.

«Lo scopo è di agire con coscienza e con il massimo della professionalità, coinvolgendo le istituzioni, le associazioni e i singoli cittadini. Ascoltare tutti ed aiutare il territorio a crescere e favorire lo sviluppo su base culturale. È una cosa che si può fare solo stando insieme», ha detto il Direttore del Parco Archeologico di Sibari e Direttore Regionale dei Musei della Calabria Filippo Demma.

Questo è l’inizio di una nuova era per il Museo di Capo Colonna ma anche per la comunità crotonese tutta, poiché offre una reale possibilità di sviluppo contando proprio su ciò che per questo territorio costituisce una risorsa di grande valore come la cultura, la storia e la bellezza paesaggistica di cui predispone. Il fatto, poi, che il Ministero della Cultura si sia rivolto a un consorzio di cooperative sociali del Terzo Settore, è indicativo di quanto ci sia la volontà di restituire luoghi come il Museo e il Parco di Capo Colonna alla fruizione della comunità, una cosa questa che ha accolto con piacere il padrone di casa, il Direttore del Museo Gregorio Aversa.

Al termine della conferenza, è toccato poi al coordinatore artistico del Consorzio, Michele Scerra, dare alcune anticipazioni sul programma al quale è stato dato il significativo nome “Eudaimonia”, letteralmente dal greco “avere un buon spirito guardiano”, che per gli organizzatori vuol dire «tendere verso la felicità cercando la propria virtù in un luogo sacro e storico come Capo Colonna».

Una serie di eventi pensati non solo per rilanciare un luogo di grande pregio culturale, ma per consentire agli ospiti di godere della cultura e della bellezza naturalistica della zona. Tra itinerari cicloturistici, presentazione dei libri, rassegne teatrali e concertistiche, si preannuncia un mese ricco di convivialità, cultura e divertimento.

A chiusura della serata, infine, il primo evento pioniere della rassegna culturale del mese di agosto, è stato l’inaugurazione della mostra “Sguardi mediterranei” del fotografo Roberto Carta, con una raccolta di foto scattate durante alcuni sbarchi avvenuti nel 2017.

Sguardi, per l’appunto, di dolore e sconforto ma, soprattutto, di speranza e umanità.