Castrovillari si prepara alla III^ edizione del “Festival della Cipolla Bianca” in programma sabato 20 e domenica 21 luglio; evento organizzato dalla Locale Amministrazione Comunale con il contributo del GAL Pollino Sviluppo.
Due giorni in cui i produttori dell’ecotipo che ha il marchio registrato della DE.CO. proporranno, con stand espositivi, tanto la produzione del corrente anno, quanto i risultati della trasformazione delle passate raccolte.
La location per questa terza edizione è il centro storico di Castrovillari tra il rione San Vito e Pontaniddo.
“Presentare il prodotto, nella parte storica della città, che si affaccia sulla valle del fiume Coscile, zona rigogliosa da un punto di vista ambientale, ma anche fertile per l’agricoltura, serve a coniugare modernità nell’uso della cipolla e tradizione dei luoghi ove i contadini castrovillaresi esercitavano la propria attività”. Così il sindaco, Domenico Lo Polito.
Quella che sta per iniziare è una festa della città per celebrare una eccellenza alimentare. Un prodotto agricolo che è riuscito a diventare un marchio identitario e che ha permesso una massiva promozione del territorio, come in occasione del video promozionale dello chef Max Mariola dello scorso anno, nell’ambito del Joy Festival. Grande risultato è anche quello dell’aumento esponenziale dei terreni destinati alla produzione, grazie anche a tanti giovani agricoltori che su questo prodotto hanno investito tanto allargando la rete produttiva della Cipolla Bianca”. Così l’assessore alle attività produttive Nicola Di Gerio.
Nella due giorni oltre alla degustazione presso gli stand dei produttori, lungo la Via dei Sapori, ci saranno dei punti destinati allo Street Food, con i piatti che esalteranno la cipolla, nonché vini del territorio di rinomate cantine il tutto condito da ottima musica con il Concerto Musicale dei “Remember Music Tour Live”, in programma sabato 20 luglio alle ore 21.00 e il Concerto di “Jaqueline’s Band”, in programma domenica 21 luglio alle ore 21.00.
Nei luoghi dell’evento anche “Angoli di Ritratti e Pittura”; il Mercato dei Prodotti della Cipolla Bianca di Castrovillari e una visita guidata a cura del Sistema Museale della Città di Castrovillari in programma domenica 21 luglio alle ore 18.00 con ritrovo presso il Protoconvento Francescano.
Il festival si aprirà, sabato 20 luglio alle ore 17.30, con una tavola rotonda sul prodotto identitario, presso la Sala Consiliare, coordinato dalla giornalista, Anna Rita Cardamone di ARCACommunication. Dopo i saluti dell’Assessore alle Attività Produttive, Nicola Di Gerio, del Commissario Straordinario dell’ARSAC, Fulvia Michela Caligiuri e del Presidente del GAL Pollino Sviluppo, Domenico Pappaterra, previsti gli interventi di Luigi Gallo del Centro di Divulgazione Agricola (Ce.DA) ARSAC Castrovillari, di Gianluca Francese e di Rosa Pepe del Centro di Ricerca Orticoltura e Florovivaismo crea Pontecagnano Faiano (SA).
Le conclusioni saranno affidate all’on. Gianluca Gallo, Assessore Regionale all’Agricoltura.
La Cipolla Bianca di Castrovillari, ha in questi anni avuto tanti apprezzamenti anche al di fuori dei confini regionali. Esponenziale è stato poi l’aumento dei terreini ha come dicevamo aumentato destinati alla produzione di questo prodotto. La Cipolla Bianca è versatile, buona da mangiare fresca, ma anche da cucinare nelle ricette più sofisticate, e soprattutto da proporre in versione golosa come un gelato. E’ ormai sulle tavole di tutti gli chef territoriali e inizia a diventare un vero e proprio must della cucina identitaria del Pollino e dell’intera Calabria.
Le sue qualità organolettiche, la versatilità nelle preparazioni, la sua dolcezza e i sapori che sprigiona, conquistano gli operatori della ristorazione dal Pollino allo Stretto. Un prodotto che in questo periodo è nella sua fase di maturazione migliore, ormai cresciuto nella rete produttiva grazie al lavoro che la Denominazione Comunale (De.Co.) ha prodotto sul territorio, attraverso il lavoro sinergico tra l’amministrazione comunale, l’azienda regionale per lo sviluppo dell’agricoltura calabrese e i coltivatori locali, che hanno triplicato la porzione di territorio coltivata e le quantità di quintali immesse sul mercato.