Bandiere blu 2022: Calabria terza sul podio italiano con 17 località rivierasche. New entry Caulonia e Isola Capo Rizzuto

Isola Capo Rizzuto

La Calabria conquista il podio italiano delle Bandiere Blu 2022, i riconoscimenti assegnati dalla Foundation for Environmental Education (FEE) alle migliori località rivierasche del Belpaese, acquisendo ben 17 vessilli in questa 36esima edizione.

New entry calabresi sono Caulonia e Isola Capo Rizzuto, che si vanno ad aggiungere alle altre 15 città che già godevano del riconoscimento.

Ecco, dunque, tutti i centri calabresi che da oggi vedranno sventolare la bandiera Fee sui propri mari.

In provincia di Cosenza: Tortora, Praia a Mare, San Nicola Arcella, Santa Maria del Cedro, Diamante, Roseto Capo Spulico, Trebisacce, Villapiana.

Per la provincia di Crotone: Cirò Marina, Melissa, Isola di Capo Rizzuto.

A Catanzaro ci sono Sellia Marina e Soverato.

San Nicola Arcella

Tropea, per la provincia di Vibo e Caulonia, Roccella Jonica e Siderno nella estrema provincia calabrese.

Il podio assoluto 2022 è andato alla Liguria, con 32 località.

Seguono, con 18 siti riconosciuti per ognuna a pari merito, le regioni Campania, Toscana e Puglia.

Ed ecco, al terzo posto in Italia per numero di località “incoronate”, la Calabria: la nostra regione conquista, insieme alle Marche e con 17 siti, l’ambìta posizione.

Bisogna ricordare che la FEE premia le località costiere non solo per la qualità eccellente del mare ma, soprattutto, per le politiche virtuose che vengono messe in atto sia nel campo dei servizi turistici che nel rispetto dell’ambiente.

Roseto Capo Spulico

Restano indietro, e coprono le postazioni dal quarto gradino della classifica in giù: la Sardegna, che raggiunge 15 località con un ingresso da menzionare, la paradisiaca Budoni; l’Abruzzo, che mette a segno 14 siti. Ed ancora: la Sicilia con 11, il Lazio scende a 10, per l’eliminazione di Ventotene. Ugual numero di stendardi per il Trentino-Alto Adige. Emilia-Romagna e Veneto ne contano 9, la Basilicata  5. Chiudono la “classifica” Piemonte con 3 bandiere, Friuli Venezia Giulia con le 2 già possedute e Molise che, con una sola bandiera, si affianca alla Lombardia.

Ecco, dunque, alcuni fra i criteri richiesti per conquistare l’eco-label più desiderato per le città di mare.

Innanzitutto, “Una spiaggia può ottenere la Bandiera Blu se è ufficialmente designata come area di balneazione a livello nazionale (o internazionale) con almeno un punto di campionamento per le analisi delle acque di balneazione.

Diamante

Inoltre, deve essere offerto ogni anno un minimo di 5 attività di educazione ambientale, anche per i bagnanti. Devono essere affisse e ben visibili le informazioni sulla qualità delle acque di balneazione, su ecosistemi locali, elementi naturali e siti culturali, ma anche la mappa della spiaggia, con indicazione dei servizi, e il codice di condotta relativo alla normativa vigente sull’uso dell’arenile e delle aree circostanti.

Quanto alla qualità delle acque, “La spiaggia deve rispettare pienamente i requisiti di campionamento e frequenza e i requisiti di analisi relativamente alla qualità delle acque di balneazione”, è il precetto FEE.

Tra gli altri, vige il criterio che “nessuno scarico di acque reflue (urbane o industriali) deve interessare l’area della spiaggia”.

Le aree sensibili vicino ad una spiaggia Bandiera Blu devono essere gestite per garantire la conservazione e la biodiversità degli ecosistemi marini. Sulla spiaggia deve essere fatto rispettare il divieto di campeggio, di circolazione ad autoveicoli o motoveicoli e deve essere proibito ogni tipo di discarica. Gli habitat marini e lacustri (come la barriera corallina o le praterie di posidonia) presenti in prossimità della spiaggia devono essere monitorati e vanno promossi mezzi di trasporto sostenibili nelle aree vicine alla spiaggia. Molte le norme relative a servizi di sicurezza e salvataggio, con “piani di emergenza per i casi di inquinamento o rischio per la sicurezza ambientale”.

Tra le curiosità: sulla spiaggia deve essere disponibile “una fonte di acqua potabile”.

Ovviamente almeno una spiaggia Bandiera Blu per ogni Comune deve avere accesso e servizi per disabili fisici.

 Insomma, tutti criteri ragionevoli e che tutte le spiagge dovrebbero adottare.

La Calabria può ben ambire alla cima del podio, con un po’ di impegno.

Il risultato del 2022 fa ben sperare.