“Come da programma, sabato 14 maggio, il nuovo Museo di Locri accoglierà la comunità, in una forma inedita per la Calabria. La direttrice Elena Trunfio discuterà dell’uso degli spazi e dei futuri programmi con le associazioni culturali della città. Il termine “uso”, forse inappropriato per un orecchio delicato abituato all’esclusività dei vernissage, l’ho invece scelto apposta.
La cultura non si cala dall’alto, si fa. Per fare servono strumenti. Il museo deve essere un utensile per fare cultura. E dobbiamo metterlo a disposizione di tutti. Noi della Direzione regionale Musei Calabria iniziamo da Locri, ma non ci fermeremo qui. Potete scommetterci”.
Sceglie i social Filippo Demma, il direttore regionale Musei Calabria, nonché direttore del Parco archeologico di Sibari, per presentare la vicinissima apertura del nuovo Museo archeologico di Locri.
Lo fa con il suo stile: la consueta, intelligente, ironia e il cuore leggero di chi ama fare ciò che fa, con una nota programmatica che colpisce e piace: “Il museo deve essere un utensile per fare cultura”.
I musei stanno sbocciando in Calabria come i più attesi fiori di primavera: prima Sibari, con la sua identità visiva (bellissima) che ha trasformato in visione e futuro la croce e la delizia di uno fra i maggiori giacimenti archeologici europei: l’acqua; il suo percorso di visita e i progetti per rendere l’immenso sito sicuro, verde, piacevole, accessibile, aperto, stanno rendendo Sibari ciò che si sognava da tempo.
La primavera dei musei calabresi ha toccato, felicemente, Capo Colonna e Gioia Tauro.
Adesso Locri apre il proprio grande, moderno museo, con tre giorni di iniziative per riscoprire, vivere, ascoltare tutto ciò che questo luogo ha da raccontare.
A diffondere per vie ufficiali la notizia la Direzione Musei Calabria e il Segretariato regionale per il Ministero della cultura, quest’ultimo guidato da Salvatore Patamia, attraverso una nota stampa congiunta, firmata dalla responsabile dell’ufficio stampa ministeriale calabrese, Angelina De Salvo.
“Dal 13 maggio il Museo Archeologico Nazionale di Locri riapre le porte – si legge nel comunicato ufficiale – rinnovato con una sede adeguata ai moderni standard di sicurezza e accessibilità, accoglie i visitatori con un nuovo allestimento”.
“Dopo un articolato cantiere, complicato dalla pandemia – aggiunge De Salvo – il luogo simbolo della cultura locrese sarà nuovamente godibile con la piena fruizione di tutte le sedi espositive del Parco Archeologico Nazionale”.
Il programma: “L’inaugurazione è prevista il 13 maggio, alle ore 17.00, con la cerimonia istituzionale alla quale parteciperanno i rappresentanti del Ministero della Cultura e degli enti territoriali e gli addetti ai lavori. Il 14 e il 15 – continua la nota diffusa dalla responsabile stampa De Salvo – sarà dato ampio spazio ai visitatori: visite guidate, incontri con le associazioni e la “Notte dei Musei” promossa dal Ministero della Cultura (MiC), offriranno un’esperienza unica di condivisione culturale e di bellezza”.
Il dettaglio degli eventi viene, quindi, illustrato sul sito ufficiale del MiC, per questi “tre giorni interamente dedicati a un evento di grande rilevanza culturale e sociale non solo per il territorio della Locride, ma per tutta la Calabria”.
“Le celebrazioni avranno inizio venerdì 13 maggio, alle ore 17.00, con l’attesissima cerimonia istituzionale di inaugurazione, su invito: introduce e coordina Elena Trunfio, direttrice Museo e Parco archeologico nazionale di Locri. Taglio del nastro con la benedizione di don Pietro Romeo, vicario generale Diocesi di Locri-Gerace. I saluti istituzionali saranno affidati a: Salvatore Patamia, segretario regionale MiC per la Calabria; Fabrizio Sudano, soprintendente ABAP RC e VV; Giuseppina Princi, vice-presidente Regione Calabria; Carmelo Versace, sindaco Città metropolitana Reggio Calabria; Giacomo Geloso, comandante tenente Nucleo Tutela Carabinieri; Giovanni Calabrese, sindaco Locri; Rocco Luglio, sindaco Portigliola. Intervengono: Giancarlo Del Sole, responsabile unico del procedimento; Giuseppina Vitetta, coordinatrice alla progettazione; Rossella Agostino e Maria Maddalena Sica, responsabili scientifici dell’allestimento. Conclude Filippo Demma, direttore ad interim Direzione regionale Musei Calabria. A seguire visita guidata alle sale espositive. La cerimonia di apertura potrà essere seguita in diretta Facebook sulla pagina ufficiale del Museo”.
Ecco, poi, il programma delle due giornate aperte a tutti, il cuore dell’iniziativa, nel segno di quella volontà di rendere il museo “Utensile per fare cultura”.
Programma 14 maggio: si inizia con la narrazione guidata dell’allestimento (Orari: 10:00 – 12:00 – 16:00 – 18:00).
Alle 15:30 il Museo accoglie la comunità, incontro di Elena Trunfio, direttrice del Museo, con le Associazioni del territorio.
Alle 20:30, in occasione della Notte Europea dei Musei, “Morgana e i miti dello Stretto”, performance reading di Katia Colica (testi e voce) con Antonio Aprile (basso elettrico e synth) e Luisa Malaspina (art performer). Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti.
Si continua il 15 maggio: narrazione guidata dell’allestimento (Orari: 10:00 – 12:00 – 16:00 – 18:00).
Gli eventi che riaccenderanno le luci sul grande patrimonio locrideo costituiscono la festa finale di un intenso lavoro, realizzato durante la pandemia.
Lo ricorda la nota congiunta che racconta, a firma di Angelina De Salvo, quanta sinergia lo abbia reso possibile: “Il Museo archeologico nazionale di Locri diretto da Elena Trunfio – si legge nella nota dell’Ufficio stampa – fa parte della Direzione regionale Musei Calabria guidata da Filippo Demma. Ѐ uno dei più importanti musei della Calabria perché luogo rappresentativo della cultura magnogreca della Locride e dell’Italia meridionale e la sua rinnovata apertura sarà anche un momento di grande partecipazione per tutto il territorio e di divulgazione del patrimonio archeologico calabrese per tutto il Paese. Il progetto del Museo è il frutto della collaborazione tra le diverse competenze del Ministero della Cultura e promosso dal Segretariato Regionale del MiC per la Calabria diretto da Salvatore Patamia, è il risultato di sinergie e azioni dei funzionari della Direzione Regionale Musei Calabria, della Soprintendenza di Reggio Calabria e del Segretariato Regionale. Un progetto, complesso sia dal punto di vista tecnico che logistico a causa del lockdown, che è il primo passo per un processo di rinnovamento e adeguamento ai più alti standard di accessibilità per l’intero Parco Archeologico”.
“I lavori di restyling, di ampliamento, di miglioramento strutturale, impiantistico e della qualità energetica effettuati hanno offerto l’opportunità di incrementare la superficie destinata all’esposizione e di ripensare in chiave innovativa l’allestimento espositivo – continua De Salvo nell’esporre l’iter dei lavori e i risultati raggiunti – la nuova configurazione degli spazi e le conseguenti modifiche distributive introdotte dal progetto hanno consentito un’organizzazione funzionale e flessibile pronta ad accogliere nuove acquisizioni e ad aggiornarsi coerentemente con gli sviluppi della ricerca. Il Museo Nazionale Archeologico e il Parco archeologico di Locri Epizefiri sono attrattori culturali di rilevanza strategica del sistema museale regionale”.
“Antiche civiltà hanno lasciato testimonianze nei tanti antichissimi siti della Calabria nell’attesa di aprirsi al mondo. E così il nuovo allestimento del Museo di Locri – conclude la nota della diramazione regionale del MiC – si inserisce in una forte azione di riapertura di luoghi della cultura da parte della Direzione Regionale Musei Calabria che in collaborazione con il Segretariato Regionale per la Calabria ha aperto al pubblico e reso accessibili anche il Museo archeologico di Gioia Tauro e il Museo archeologico di Capo Colonna”.
Il Ministero fa sapere che “Per l’ingresso al Museo e la partecipazione agli eventi in calendario non è richiesto il Green Pass, ma si consiglia vivamente l’uso della mascherina”.
*Le immagini sono state fornite dal segretariato regionale del MiC e Direzione regionale Musei Calabria.
Per le foto fonte sito MiC – credit per “locandine dell’evento e alcune immagini del nuovo allestimento” (ph. Francesco Bonelli)”.