In Calabria continua la festa del vino e della valorizzazione dei territori

La più grande festa del vino che si unisce alla valorizzazione dei territori e del turismo enogastronomico in Calabria fa il tris. Anche sabato 8 e domenica 9 giugno, infatti, i produttori aderenti al Movimento Turismo Vino animeranno gli areali di riferimento aprendo le cantine alla visita dei wine lovers e degli appassionati e che già nei due weekend precedenti ha fatto registrare una presenza massiccia agli appuntamenti distribuiti su tutto il territorio regionale che hanno coinvolto ben 18 aziende del sodalizio nazionale.

Pierlugi Aceti, presidente del Movimento Turismo Vino Calabria, parla entusiasta di questa grande stagione di promozione dell’enoturismo che ha coinvolto quasi 8000 persone nei due week end precedenti (a fine maggio in contemporanea nazionale e nello special day del 1 e 2 giugno) e che promette di risultare frequentatissimo anche in questa ultima tornata che vedrà protagoniste le cantine Statti di Lamezia Terme, Cantine Elisium e Rocca Brettia di Cosenza, La Pizzuta del principe a Strongoli, Tenuta Celimarro a Castrovillari, Cantine Zagarella di Reggio Calabria, Altomonte di Palizzi, Spadafora a Mangone.

«Il dinamismo importante che c’è sul territorio regionale attorno al mondo del vino ci permette di far conoscere la bellezza culturale, gastronomica e paesaggistica degli areali calabresi – ha ricordato Aceti – rilanciando e promuovendo la nostra azione sui territori rimarcando la voglia di raccontare lo stretto legame con il contesto produttivo, valorizzando la cultura del vino di qualità, ecosostenibile e nel rispetto del giusto equilibrio tra innovazione e tradizione».

Così le cantine diventano ambasciatori del territorio proponendosi non solo come spazio di degustazione ma anche di incontro, presentazione di libri, mostre d’arte, musica e degustazione dei prodotti tipici. Negli ultimi anni in Calabria il trend dell’enoturismo è diventato una realtà che sta consolidando il suo legame con il territorio e che ha bisogno di una strategia importante per diventare segmento di economia diffusa coinvolgendo pubblico e privato. Il movimento turismo del vino negli anni è cresciuto e si è consolidato come realtà capace di intercettare il bisogno e la voglia dei produttori di innestarsi nel grande segmento del turismo enogastronomico che in Italia muove migliaia di appassionati e crea indotto che va canalizzato a beneficio dei territori in stretta sinergia con le istituzioni locali e regionali, offendo una «strategia d’insieme che ci veda protagonisti allo stesso tavolo per creare economia sostenibile e racconto della biodiversità».