“In un bicchiere di vino è possibile ritrovare l’influenza delle cinque civiltà che hanno invaso il sud della penisola! Tra i miei ricordi preferiti, vi sono i vini di Cirò Marina, la prelibatezza e la diversità del cibo – dai frutti di mare alla carne alla griglia, un piccolo ristorante nella città di Scilla che si affaccia sulla Sicilia, le antiche rovine dell’Impero Romano del IV secolo e il suono della chitarra barocca. Perbacco, che posto!”.
Parola di Charlie Arturaola, sommelier, creatore di contenuti e promotore di vino degli Stati Uniti, uno dei cinque esperti internazionali di vino giunti in Calabria alla scoperta delle perle nascoste di questa magnifica terra per il Concours Mondial de Bruxelles, tenuto a Rende fino allo scorso 22 maggio, e che sul sito ufficiale della kermesse racconta le sensazioni provate dopo aver percorso la nostra terra dalla costa alle zone più interne, nel segno dei migliori calici da degustare e conoscere.
Il Concorso, tra i più importanti eventi internazionali del settore, si distingue anche per l’organizzazione di eventi promozionali post concorso, quali la partecipazione a Wine Paris con 16 produttori premiati il 14-16 febbraio 2022, e la promozione dei vini premiati nel suo Winebar a Città del Messico.
“Ciò che distingue la Calabria dalle altre regioni italiane – ha commentato, a sua volta, un altro esperto di caratura mondiale del settore, Mattia Antonio Cianca, sommelier e consulente enologico, Australia & Italia – è il clima fresco di cui gode in una latitudine sud. Questa combinazione di fattori alquanto rara ha un forte impatto sulle uve poiché permette loro di maturare mantenendo un giusto equilibrio… È una regione che presenta una grande diversità di terroir a diverse altitudini, e di uve in diverse località. Insomma, vi è un intero paese racchiuso all’interno di una sola regione!”.
“La Calabria – ha concluso Cianca sul sito del Concorso mondiale – ha una storia da raccontare e il mondo non la conosce ancora! È su questo che dovrebbe puntare”.
Di certo questa vetrina offerta dal Concours Mondial de Bruxelles ha aperto una finestra internazionale su queste potenzialità tutte da esprimere: a Rende, la competizione “in calice” ha riguardato, infatti, ben “7.370 vini, provenienti da 40 paesi”. La giuria internazionale era composta da 310 esperti di 45 nazionalità diverse.
“Da oltre 30 anni, il nostro concorso internazionale guida e orienta i consumatori nella scelta di vini di qualità del mondo intero”, ha sottolineato Baudouin Havaux, presidente del Concours Mondial de Bruxelles.
“Con più di 1.400 vini – sono i dati degli esperti del concorso – l’Italia si classifica seconda per numero di iscrizioni, subito dopo la Francia (1.645) e prima della Spagna (1.368). Delle 21 regioni italiane in competizione, la Calabria si distingue: la regione ospitante ha addirittura superato la più grande regione vinicola italiana, il Veneto, per numero di iscrizioni, nonostante la produzione annuale di vino della Calabria (96.600 ettolitri all’anno) sia molto inferiore a quella del Veneto (11.717.000 ettolitri)”, si apprende dalla nota ufficiale degli organizzatori.
Basti pensare che la Calabria ha partecipato con ben 143 etichette “grazie – informa una nota- all’importante lavoro di sensibilizzazione svolto dalla Regione Calabria e da Arsac – Azienda regionale per lo sviluppo dell’agricoltura calabrese”.
E per l’occasione, si apprende infine dal sito del concorso internazionale, “il celebre mixologo Gianfranco Cacciola è giunto da Venezia per onorare la sua regione e partecipare alla promozione dei prodotti locali con due cocktail creati ad hoc per i degustatori del Concours Mondial de Bruxelles. Il chitarrista e compositore Francesco Loccisano ha composto la musica per l’ingresso dei sommelier durante la cerimonia di apertura del concorso. Un brano che ha messo l’accento sul valore di strumenti e danze locali, in particolare la chitarra battente e la tarantella”.
Fonte notizie, foto e video: sezione press Concours Mondial de Bruxelles
(https://concoursmondial.com/en/news/)