La musica torna protagonista in riva allo Stretto con la nona edizione del Play Music Festival

Grande ritorno a Reggio Calabria del Play Music Festival, il festival urbano che si caratterizza per il respiro internazionale e la commistione di generi musicali, espressione delle sottoculture contemporanee: jazz, elettronica, indie-folk, rap.

Dal 25 febbraio ad aprile, per concludersi con un’incursione estiva, trait d’union delle due città dello Stretto, la 9 edizione del Play Music Festival promette una fine dell’inverno e un inizio di primavera graffiante, coinvolgente, vibrante, grazie a sonorità ricercate e a un programma contrassegnato da artisti giovani, ma di talento.

È questo un primo elemento di novità della produzione di quest’anno, curata, come sempre dall’Associazione Soledad in collaborazione con il Peperoncino Jazz festival, con il quale è in atto una joint venture di ampio respiro.

I progetti proposti, oltre ad essere internazionali – ha evidenziato il direttore artistico Alessio Laganàriguardano artisti giovani ma con una forte identità artistica, che propongono musica originale, quindi non cover band, e rispecchiano i gusti musicali di tendenza: elettronica, rap, indie ….”.  Proposte d’avanguardia, potremmo osare, che saranno associate a “generi classici come il jazz, il balkan, il folk che nel festival sono proposti in una versione remake”, ha aggiunto Laganà.

Anche la scelta delle location è una conferma della volontà di coinvolgere un pubblico giovane e una riprova del carattere ormai itinerante acquisito dalla manifestazione.

Dopo la chiusura del Miramare, storica sede del festival, che ha ridotto ulteriormente la disponibilità di spazi culturali in città, ci siamo reinventati ed abbiamo pensato di avvicinare ancor di più la musica alla gente” – chiosa il direttore artistico. “E per far questo abbiamo chiesto la collaborazione di locali e spazi privati che hanno aderito sensibilmente all’invito. E così il festival ha assunto una dimensione Itinerante: suoni mobili, scelti accuratamente per meglio adattarsi allo spirito di ogni singola location. Una rete a larghe maglie, che propone molteplici percorsi musicali, che soddisfano un pubblico trasversale.”

Un festival sempre più integrato nel tessuto urbano, come dimostra la capacità di coinvolgere ben sette location, tutte diverse tra loro.

Il primo appuntamento è il 25 febbraio presso la Galleria d’arte contemporanea Technè, con la performance di Kenta Hayashi. Una musicista giapponese che attraverso l’utilizzo di voce, chitarra, effetti, loop, crea una fusione di suoni tra elettronica e tradizione. La performance sarà valorizzata da un allestimento realizzato dal collettivo Technè che contribuirà a far vivere al pubblico un’intensa esperienza sensoriale.

Marzo si annuncia davvero sorprendente! La partenza sarà caldissima, con i Frollein Smilla il 3 marzo presso Malto Gradimento. Una super band berlinese di 8 elementi in stile swing cabaret difficile da collocare in un genere definito: chitarre funky, una fisarmonica romantica, batteria pulsante e fiati potenti, voci soul fumose, piano jazz e cori da pirati!!!!

Il 10 marzo, nella suggestiva atmosfera del rooftop del Medinblu, sarà la volta dei Wolf & Moon, duo olandese, formato da Stefany e Dennis, che propone un meraviglioso mix di indie-folk ed elettronica che trae ispirazione da artisti come Bon Iver e XX.

 

L’11 marzo il Cine Teatro Odeon aprirà il sipario al grande jazz internazionale: Gerald Cannon bassista di spicco americano, si esibirà con una band tutta italiana, con ospite il talentuoso Fabrizio Bosso. Cannon spicca per le sue lunghe collaborazioni con il trombettista Roy Hargrove dal 1995-2000; con il quartetto del batterista Elvin Jones. E per la collaborazione col trio di Mcoy Tyner dove tutt’ora milita anche come direttore musicale.

Il 24 marzo da Zio Fedele bistrot si esibirà Random Recipe, band canadese che fonde Pop, rap, funk ed electro. Eccessivi, divertenti e supergroovosi prendono in ostaggio il palco e lo restituiscono a brandelli. Si sono esibiti al Montreux jazz festival.

Aprile si apre nel segno del folk. Presso il rooftop del Medinblu si esibiranno il 10 aprile gli OLD SALT: voci, banjo, violino, contrabbasso e chitarra. La band composta da musicisti americani e belga trae ispirazione dalle strade di Nashville mescolando il country al folk europeo.

Malavenda caffè, il 14 aprile, ospiterà Antun Opic cantautore di origini per metà tedesche e per metà croate, che mescola world music, blues e indie pop, tra passione gitana e flamenco. La sua chitarra ricorda lo stile gipsy di Django Reinhardt, e i suoi pezzi evocano i grandi poeti del Rock.

Infine, come consuetudine, è prevista una tappa del Festival a Messina, realizzata quest’anno in collaborazione con Horcynus festival. A esibirsi saranno i Fanfara Station, un progetto con looping dal vivo che fonde fiati, elettronica e i canti del Maghreb. Fanfara Station ha vinto il 12° Premio Andrea Parodi (2019), il più importante contest in Italia dedicato alla world music.

Il festival è realizzato grazie all’impegno totalmente gratuito dello staff dell’Associazione Soledad, fortemente motivato alla realizzazione di attività culturali nella città dello Stretto, con il contributo della Conferenza permanente interregionale per il coordinamento delle Politiche dell’Area dello Stretto, presieduta da Domenico Battaglia, della Fondazione Giuseppe Marino, presieduta da Antonio Marino e di alcune aziende private del territorio.

Per informazioni contattare l’associazione Soledad:  mail ass.soledad@libero.it;  info line 3356679730

Programma

25 febbraio  – Technè

  KENTA HAYASHI (Japan)

03 marzo – Malto Gradimento

ROLLEIN SMILLA (Berlino)

10 marzo –  Hotel Medinblu

   WOLF & MOON (Olanda)

11 marzo – Cine Teatro Odeon

CANNON Trio + Fabrizio BOSSO (Usa/Ita)

24 marzo – Zio Fedele bistrot

RANDOM RECIPE (Canada)

10 aprile – Hotel Medinblu

OLD SALT (Usa/Belgio)

15 aprile – Malavenda Cafè

ANTUN OPIC (Monaco)

Luglio 2020 – Messina

FANFARA STATION (Ita/Marocco)