Sarà lo spettacolo dello scrittore calabrese Corrado Alvaro ad aprire questo venerdì 29 alle 21:00 i battenti a questa estate teatrale sullo Jonio, con “L’uomo è forte”, nella magnifica location millenaria del Teatro Greco-Romano di Portigliola all’interno del Parco Archeologico Locri-Epizefiri.
Tratto dallo straordinario romanzo distopico di Corrado Alvaro scritto nel 1938, romanzo per molti, e a ragione, precursore di “1984” di George Orwell, lo spettacolo “L’uomo è Forte” nasce dal desiderio della compagnia di continuare a veicolare l’opera del grande scrittore calabrese Corrado Alvaro, abbracciando la sfida creativa di trasporre e adattare il romanzo per il teatro.
Sul palco Americo Melchionda (che cura anche la regia), Maria Milasi, Kristina Mravcova, Marco Silani, Andrea Puglisi e Benedetta Nicoletti con le scene di Gabriele Lazzaro e Virginia Melis.
Il testo di Alvaro, messo in scena dalla Compagnia Officine Jonike delle Arti, narra le vicende di un ingegnere che decide di tornare nel suo paese d’origine dopo decenni trascorsi all’estero, dove un regime costituito “finalmente” garantisce pace, sicurezza e “felicità” al popolo. Ma il pericolo non sembra del tutto scongiurato, e lo spettro dei controrivoluzionari, cosiddetti “nemici del popolo”, alimenta tra la gente il sospetto reciproco.
In questo paese, il passato è messo al bando, esiste soltanto il presente in cui tutti sono tenuti a vivere liberandosi di ogni oggetto o ricordo che potrebbe riportare pericolose nostalgie: ogni cosa, dagli edifici ai semplici suppellettili, deve essere svuotata di ogni significato storico e resa vana dalla costruzione del nuovo mondo.
La vicenda si intreccia con la storia d’amore del protagonista, nel paese innominato dove tutti possono essere incriminabili, e dove tutti possono essere “inquisitori”.
Distribuzione Teatro Sud Calabria è un progetto sostenuto dalla Regione Calabria con fondi PAC CALABRIA 2007/2013 – Iniziative Culturali 2016 – Azione 2 e gestito da Officine Jonike delle Arti, con la direzione artistica di Dante de Rose e Marco Silani.