Il teatro internazionale protagonista a Reggio Calabria
Un festival di grande prestigio, con importanti nomi del teatro internazionale e una prima nazionale. Reggio Calabria è stata negli scorsi mesi protagonista del palcoscenico con il Globo Teatro Festival, promosso dall’Associazione Pro-Pentedattilo onlus con il partenariato artistico ed esecutivo della compagnia teatrale Officine Jonike Arti di Reggio Calabria, cofinanziato dall’intervento “Creazione del Distretto culturale e relativa programmazione ed organizzazione di eventi di rilevanza nazionale ed internazionale” – PISU di Reggio Calabria.
Un Festival multiculturale e multilinguistico, che ha avuto una prima edizione, la scorsa estate, nella suggestiva cornice del Parco Ecolandia, nella panoramica periferia nord della città, per poi trasferirsi, per la sua edizione invernale, nel cuore di Reggio, nel bellissimo Teatro “Francesco Cilea”, da febbraio ad aprile di quest’anno.
Un bilancio più che positivo per i direttori artistici Maria Milasi e Americo Melchionda. La rassegna ha visto una nutrita partecipazione del pubblico a spettacoli in lingua originale, pièce che hanno calcato i grandi palcoscenici internazionali, Spagna, Inghilterra, Francia, Grecia.
“El triangulo Azul”, di Micomicón – Centro Dramático Nacional, la produzione spagnola divenuta un caso per aver riscoperto la storia poco conosciuta dei dissidenti spagnoli internati nel campo nazista di Mathausen, ha avuto la sua prima nazionale proprio in riva allo Stretto, dopo le trenta repliche nella sola Madrid. A Reggio anche un’artista di fama mondiale, Nola Rae, con il suo noto “Napoleone in fuga inseguito dai conigli”, che utilizza un mix di mimo, danza, commedia e teatro di figura, con uno spirito tagliente come un rasoio.
L’apertura del festival è stata affidata a un maestro di “casa nostra”, il puparo siciliano Mimmo Cuticchio con una versione speciale dello spettacolo “La pazzia di Orlando”, musicata dal vivo, Poi, un atteso ritorno, dopo la presenza estiva: Pierre Byland, il clown che ha portato il piccolo naso rosso nel teatro di tutto il mondo, è tornato al Globo Teatro Festival con il workshop per attori “Homo Stupidens” e con lo spettacolo “Confusion”, scritto a quattro mani con Jacques Lecoq, accompagnato ancora una volta dalla formidabile Mareike Schnitker.
Molti altri eventi e spettacoli hanno contraddistinto questo straordinario festival: reading, protagonisti figure cult della musica d’autore italiana: Emidio Clementi, Corrado Nuccini ed Emanuele Reverberi in scena con “Notturno Americano” e Pierpaolo Capovilla che rivisita Pasolini con “La religione del mio tempo”. Una programmazione dedicata ai bambini e agli studenti, con spettacoli in lingua straniera: da citare “Omorfaskimi”, con l’attrice greca Nathalia Capo d’Istria, e la compagnia calabrese Dracma con “Il menù di re Artù”, irresistibile spettacolo per bambini sulla sana alimentazione.
Non poteva mancare il mito, elemento imprescindibile della cultura mediterranea, come protagonista della rassegna: la compagnia reggina Scena Nuda ha portato in scena il reading “Pasifae”, e poi la produzione originale Officine Joniche Arti- Globo Teatro Festival, che ha chiuso infine il ricco cartellone. Nel gremitissimo Teatro “F. Cilea”, la rappresentazione della “Lunga notte di Medea” di Corrado Alvaro per la regia di Americo Melchionda, protagonista Maria Milasi nel ruolo di Medea, e un cast internazionale, tra cui il giapponese Hal Yamanouchi nel ruolo di Creonte. Un originale intreccio di mezzi espressivi diversi, che rivisita il mito di Medea nella particolare lettura di Alvaro, ponendo l’accento sul dramma della condizione dello straniero e dell’incomunicabilità tra culture differenti.
Una vera sfida, quella di portare il teatro internazionale a Reggio Calabria, che può dirsi vinta, per l’apprezzamento del pubblico e l’altissima qualità delle proposte.
Oriana Schembari