Dal 24 al 28 marzo è in programma la seconda edizione di “Fuori Campo”, iniziativa di promozione della cultura cinematografica e audiovisiva, organizzata dal collettivo Rete Cinema Calabria, associazione di professionisti regionali, con il contributo di Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema, ANEC Calabria e BCC Mediocrati.
L’edizione in corso, dal titolo “Il Cinema racconta il Territorio”, si svolgerà in cinque diverse località calabresi e consiste in un fitto programma di attività finalizzate tutte alla valorizzazione sia della cultura cine-audiovisiva d’autore, sia delle caratteristiche dei territori di provincia italiani, sempre più spesso scelti quali location di importanti produzioni internazionali. Tra le attività previste nelle cinque giornate della manifestazione: workshop, dibattiti e proiezioni di corti e lungometraggi del cinema indipendente italiano. L’intera manifestazione sarà trasmessa in streaming sulle pagine Facebook e YouTube di Rete Cinema Calabria, mentre le proiezioni dei film saranno fruibili sulla piattaforma MyMovies.
I luoghi dell’iniziativa sono scelti per valorizzare le particolarità del territorio calabro: il Mare, la Montagna, i Borghi, la Tradizione enogastronomica, il Turismo esperienziale. Questi luoghi, per l’occasione, diventeranno oggetto di riflessione e valorizzazione cine-turistica, con i dibattiti in programma che vedranno la partecipazione di ospiti prestigiosi, quali i registi Marco De Angelis, Antonio di Trapani, Marco Spagnoli, Antonio Martino e i produttori Gabriele Mainetti, Donatella Palermo, Emanuele Nespeca, Luca Marino; poi ancora: lo scrittore Gioacchino Criaco, il Direttore Distribuzione di Medusa Film Paolo Orlando, il Presidente della Cineteca della Calabria Eugenio Attanasio e rappresentanti di ANEC, AGICI, Confartigianato, CNA cinema e audiovisivo, FAI, Parco Nazionale della Sila e Parco Nazionale del Pollino.
“Fuori Campo – Il Cinema racconta il Territorio” vuole accendere un riflettore non solo su un territorio specifico, la Calabria quale set cinematografico, ma su tutto il mondo dello spettacolo e della cultura nazionale, promuovendo il cinema d’autore e le riflessioni sulle ricadute economiche ed occupazionali che la produzione culturale dovrà favorire sempre più in epoca post-Covid.