Il Parco Nazionale del Pollino patrimonio dell’Unesco

Il Parco Nazionale del Pollino ha ottenuto il riconoscimento di Unesco Global Geopark. La più grande area protetta di nuova istituzione in Italia (con i suoi 192.565 ettari), è Patrimonio dell’Unesco.

Lo ha stabilito la 38/ma sessione plenaria della Conferenza Generale dell’Unesco, riunitasi il 17 novembre a Parigi. L’Unesco ha riconosciuto la rete internazionale dei geoparchi – costituita da 120 siti presenti in 33 Paesi del mondo – quale programma ufficiale dell’agenzia Onu individuando la nuova categoria degli “Unesco Global Geoparks”, patrimonio dell’umanità.

Dieci i siti italiani riconosciuti Progetto Prioritario Unesco.

Parco PollinoIl Parco del Pollino, istituito nel 1993, è costituito dai Massicci del Pollino e dell’Orsomarso: una catena montuosa dell’Appennino meridionale, a confine tra la Calabria e la Basilicata. Dalle sue cime, oltre i 2200 metri di altitudine sul livello del mare, tra le più alte del Mezzogiorno d’Italia, si colgono, ad occhio nudo, ad ovest le coste tirreniche di Maratea, di Praia a Mare, di Belvedere Marittimo e ad est il litorale ionico da Sibari a Metaponto.

L’area era entrata a far parte delle Rete Europea e Globale dei Geoparchi, nel mese di settembre, a seguito della conferenza Europea dei Geoparchi tenutasi a Rokua in Finlandia.

«Tale straordinario risultato – ha commentato il presidente dell’Ente Parco del Pollino, Domenico Pappaterra – rappresenta oltre che motivo di orgoglio per il nostro territorio, anche un fondamentale impulso alla corretta gestione, tutela e valorizzazione della geodiversità e del sistema ambientale-culturale del Parco, in quanto Patrimonio dell’Unesco».

L’Unesco Global Geoparks contribuirà ad aumentare la consapevolezza della geodiversità e la promozione delle migliori pratiche di protezione, istruzione e turismo.

Insieme con i siti del patrimonio mondiale e riserve della biosfera, Unesco Global Geoparks  forma una gamma completa di strumenti che contribuiranno alla realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 2030, combinando le prospettive globali e locali.