Si arricchisce il patrimonio della biblioteca del Museo di RC e domani sera per Notti d’estate i bambini tornano protagonisti

Notti d’Estate al MArRC

Proseguono le attività del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria per completare l’offerta culturale e renderla fruibile non solo ai visitatori, ma anche ai ricercatori e agli studiosi. Proseguono infatti i lavori per l’apertura al pubblico della Biblioteca, che sarà dotata di nuovi arredi e attrezzature. Non solo, ma si è voluto fortemente investire circa 15.000 euro per arricchire il patrimonio bibliografico e aggiornarlo alle più recenti edizioni scientifiche relative al campo dell’archeologia in generale e più in particolare della Magna Grecia.

«La valorizzazione del patrimonio archeologico e artistico passa dalla conoscenza – dichiara il Direttore Carmelo Malacrino – alla cui base c’è l’indagine scientifica. Vogliamo rendere questo museo il luogo di riferimento per gli studiosi che intendano svolgere le loro ricerche non solo attraverso l’analisi dei reperti antichi, ma anche consultando i testi contenuti nella nostra biblioteca».

Nel frattempo prosegue senza sosta la programmazione estiva del Museo che, dopo l’evento musicale in terrazza di sabato scorso, e in linea con gli orientamenti del MiBACT, guarda adesso ai più piccoli.

Per l’apertura serale del giovedì torna, domani 20 luglio, l’Enig-MArRC, il gioco che permetterà ai bambini e ai ragazzi di scoprire le collezioni esposte nelle varie sezioni del Museo. In Piazza Paolo Orsi, i più piccoli potranno invece divertirsi con “Colora l’Antico”, alla presenza dei genitori.

Palazzo Piacentini resterà aperto fino alle 23.00, con ultimo ingresso alle 22.30, e con il costo del biglietto di 3 euro dalle 20.00.

Come di consueto saranno visitabili le tombe ellenistiche nei sotterranei del Museo, grazie alla collaborazione dei volontari del Touring Club.

In Piazza Orsi prosegue l’esposizione “Vero o falso. Il valore dell’originale, lo stile dell’imitazione“, curata da Carmelo Malacrino e Patrizia Marra, che permette ai visitatori di cimentarsi nell’individuare i reperti autentici tra i falsi realizzati in età moderna.